Raffaella «bloccata» dalla Sla
«Ma io viaggio, con Google»

Nel 2013 la scoperta della malattia. «Muovo solamente gli occhi, ma voglio vivere e la mia mente vola». Dalla Fondazione Gusmini che la ospita, il suo tour virtuale in Kenya e negli Usa. Questa sera si racconta dal palco

«Signora e ora cosa vuole fare?». «Voglio vivere!». E vive, Raffaella, estraendo il meglio dalla vita che poteva metterla in ginocchio ma no, non c’è riuscita. La malattia che ha fatto la sua comparsa nella primavera del 2013 poteva annientarla. Sclerosi laterale amiotrofica. E invece Raffaella Maffeis sabato 27 maggio sarà nientemeno che su un palco, il palco della Fondazione Gusmini, nella sua Vertova, a raccontarsi. Ciò che non riuscirà (ma ci riuscirà) a trasmettere lo spettacolo musicale «Il coraggio di... La storia della mia vita», lo farà direttamente lei al termine della serata che inizierà alle 20,30 nella sala polivalente della Pia casa. A voce? No. A gesti? Nemmeno: Raffaella non muove nulla se non i suoi occhi blu. E sorride, tanto. Attraverso il comunicatore oculare che è diventato il suo fedele strumento di contatto con il mondo esterno, lei che ricorda tutto e ha mille idee da raccontare, parlerà un po’ di sé, dei suoi viaggi.

Sabato 27 maggio, tra un canto e l’altro del «Coro Arcobaleno» formato dagli ospiti e volontari della Rsa, preparatevi a fare il giro del mondo. Quello che ha fatto Raffaella in un anno, «guidata» dal capo animazione della Fondazione, Raffaele Gritti, che è anche il regista dello spettacolo. Perché lei, classe 1950 di Vertova, conosciuta un po’ in tutta la media Valle Seriana dove ha lavorato come Operatrice socio sanitaria alla case di riposo «San Giuseppe» di Gazzaniga, alla casa albergo di Albino così come proprio alla Cardinal Gusmini che dal 2013 la ospita da malata, lei ha viaggiato tanto.

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