«Ragazzi on the road», 10 e lode
Per Aramis e le vittime della strada

La 10ª iniziativa della campagna sulla sicurezza stradale. Per tre settimane 50 studenti sul campo a fianco di polizia e soccorso stradale

Da dieci anni «On the road» è una vera e propria palestra di vita per un numero sempre maggiore di ragazzi. Un format unico in Italia che ha visto i suoi albori in Valle Seriana, grazie all’intuizione del giornalista Alessandro Invernici e dell’agente di polizia locale Giuseppe Fuschino, e che dopo due lustri è arrivato a coinvolgere decine di giovani e istituzioni un po’ ovunque in Lombardia, con l’omonima associazione presieduta da Giancarlo Bassi.

Nella 10ª edizione, fino al 9 luglio, una cinquantina di studenti sono in campo al fianco di agenti di polizia locale, medici del soccorso sanitario, vigili del fuoco, polizia di Stato, Aci, Sacbo, ospedale e altri ancora, con un duplice obiettivo: conoscere le pieghe di un lavoro ai più sconosciuto, ma soprattutto acquisire consapevolezza e responsabilità in fatto di buona condotta stradale. In altre parole, un corso pratico di educazione civica, con i protagonisti chiamati, una volta terminata l’esperienza, a «contagiare» i loro coetanei sul tema della prudenza e della sicurezza. Venerdì l’iniziativa è stata presentata in Regione Lombardia alla presenza del vicepresidente Fabrizio Sala.

Con esperienze di vera vita, come quelle di Pietro e Andrea, compagni di classe all’istituto Maiorana di Seriate. È la loro prima estate senza uno dei loro migliori amici, Aramis: fanno ancora fatica a parlarne, pur essendo già passati nove mesi da quella tragica sera di metà settembre. Aveva appena 16 anni, il loro amico, quando è andato a sbattere in moto contro un palo della luce a Seriate. Sono tra i 25 ragazzi bergamaschi di «On the road». «È una lezione di vita che fa innanzitutto conoscere le regole. Pensi che i vigili siano cattivi, poi ti rendi conto invece che il loro lavoro serve a proteggere anche te».

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