Relazione Arpa sull’aeroporto di Orio
«Non incide sulla qualità dell’aria»

L’aeroporto di Orio non ha effetti sulla qualità dell’aria delle zone limitrofe.
Questo il punto emerso da una relazione dell’Arpa Lombardia, illustrata giovedì da Silvia Bellinzona (direttore monitoraggi ambientale).

L’occasione è stata l’audizione in commissione regionale Territorio, in cui si è fatto il punto sulle nuove rotte di Orio. «Dall’analisi fatta nei Comuni di Bergamo e dintorni – ha detto Bellinzona – è emerso che l’mpatto dell’aeroporto non c’è a livello di qualità dell’aria». Nella zona in questione «abbiamo fatto un approfondimento sui micro inquinanti potenzialmente derivanti dall’attività aeroportuale».

È emerso che «Pm10 e Pm2,5 hanno concentrazioni omogenee con quelle delle centraline di controllo» più distanti. La composizione del Pm10 «risulta essere la stessa ovunque. I componenti principali sono la materia organica e sali inorganici secondari». Presenti anche Enac, Enav e diversi Comuni. Per Bergamo è intervenuta l’assessore all’Ambiente Leyla Ciagà: «Abbiamo chiesto la sperimentazione per ridurre l’esposizione delle persone sopra i 60 decibel, ci sono state criticità, sono in corso una serie di valutazioni per correggere le rotte». Il sindaco di Orio, Alessandro Colletta, è convinto che «l’unico modo per diminuire il disagio è la riduzione dei voli» mentre l’assessore di Bagnatica, Valentina Carminati, ha ricordato: «Stiamo lottando per avere una riduzione del numero voli».

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