Sacbo apre il confronto con i Comuni
Orio, ambiente e sviluppo fino al 2030

La società conferma la disponibilità sulla zonizzazione acustica e la valutazione ambientale. E sulle nuove rotte: «Stiamo collaborando per i miglioramenti e ridurre ancora l’impatto del rumore»

Sviluppo e sostenibilità ambientale: il futuro dell’aeroporto di Orio al Serio, il terzo d’Italia, dai numeri (sul fronte economico e operativo) che continuano a essere contraddistinti dal segno più, poggia su queste due sfide. Lo mette in chiaro la stessa Sacbo, la società di gestione del «Caravaggio», all’interno di un lungo «position paper» che fa il punto sulle prospettive dell’aeroporto bergamasco. «Sacbo – si legge nella nota –, in linea con gli obblighi previsti dalla concessione aeroportuale, guarda al suo futuro in base a una logica di sviluppo sostenibile dell’aeroporto e di continuità della propria attività, in un quadro di piena legalità e nell’interesse della crescita socioeconomica del territorio. La visione relativa alle prospettive dello scalo è racchiusa nel Piano di sviluppo aeroportuale, che consente di continuare a garantire un mix equilibrato di segmenti di traffico, frutto di un attento compromesso tra esigenze industriali, fabbisogni del bacino di traffico servito e compatibilità ambientale».

Il documento disegna la crescita dello scalo fino al 2030. Presentato e illustrato ai sindaci dei Comuni membri della Commissione aeroportuale all’inizio del 2016, a giugno è stato approvato in linea tecnica da Enac (l’Ente nazionale per l’aviazione civile), «un passaggio fondamentale – spiega Sacbo –, acquisito nei tempi e nei termini auspicati». Il Psa dovrebbe avere l’ok definitivo entro la primavera del 2019.

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