Scuola: i compiti a casa per le vacanze?
«Ci vuole equilibrio, nessuna lamentela»

Compiti si, compiti no. L’approccio ai compiti delle vacanze cambia di istituto in istituto, anche se pare che a Bergamo la tendenza sia pressoché uniforme.

Secondo i dirigenti scolastici degli istituti cittadini il segreto sta nell’equilibrio, un segreto che pare funzionare, tant’è vero che nessuno ha mai ricevuto lamentele per il carico non adeguato di lavoro. Anche se poi ogni dirigente vede la questione da proprio punto di vista. «Sono del parere che i compiti siano utili per rinforzare le conoscenze degli studenti - dice Gloria Farisé, dirigente del Liceo Linguistico Falcone -. Sono altrettanto convinta che anche le vacanze e il riposo siano importanti per i ragazzi: come in tutte le cose, credo che il segreto sta nell’equilibrio. Da quando ho preso servizio in questa scuola, non ho mai ricevuto lamentele circa il carico di compiti, quindi su questo fronte sono tranquilla, e credo che i miei docenti assegnino compiti a casa con il giusto equilibrio». In un liceo dove le materie caratterizzanti sono le lingue è impossibile pensare di prendersi tre mesi continuativi di pausa.

Nessuna lamentela viene registrata nemmeno all’Isis Quarenghi, l’istituto dei geometri. «Nel corso dell’anno - spiega Cesare Emer Botti, il dirigente scolastico - non diamo carichi di lavoro particolari, anche perché sappiamo benissimo che i nostri studenti affrontano nelle ore pomeridiane i laboratori che proponiamo loro: i docenti sanno quindi che non è il caso di esagerare con i compiti a casa. La sensazione che ho è che nemmeno per quanto riguarda l’estate vengano affidati compiti particolari, nessun grosso lavoro tranne nei casi di studenti che abbiano avuto una sospensione di giudizio, in quei casi ci sono piccole “cose” da fare per perfezionarsi e affrontare adeguatamente l’esame a settembre. Il mio parere personale è che il lavoro fondamentale da fare è quello in aula, mentre lo studio a casa aiuti a perfezionarsi, a sedimentare meglio le conoscenze».

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