Siccità, niente erba nei pascoli
Bestiame, giù dall’alpeggio in anticipo

Anche a Bergamo la maggior parte degli alpeggiatori ha deciso di tornare a valle in anticipo.

Meno pioggia, meno erba per il bestiame: negli alpeggi scatta il “tutti a casa” con dieci giorni di anticipo. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia sui pascoli di montagna dove questa estate le alte temperature hanno tagliato del 20% la produzione di erba per il bestiame. Una situazione che riguarda circa 600 alpeggi lombardi con oltre 800 malghe, in provincia di Sondrio (37%), Brescia (30%), Bergamo (24%), Como (8%), Lecco (8%).

«Nelle nostre zone la maggior parte degli alpeggiatori ha dovuto anticipare il ritorno a valle a causa della mancanza di precipitazioni che ha compromesso i pascoli» dice Francesca Monaci alpeggiatrice e presidente del Consorzio Produttori Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana (Bergamo). Ma c’è anche chi ha deciso di resistere in attesa della pioggia, prevista per i prossimi giorni.

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