Sicurezza, presto «live» alla polizia
le riprese video degli assalti ai negozi

Il progetto «Securshop» prevede un protocollo d’intesa tra le forze dell’ordine e i rappresentati dei commercianti. Costi limitati: 30 euro al mese per i negozianti.

I ladri che sfondano nel cuore della notte la vetrina di una gioielleria del centro e le telecamere che riprendono le fasi del colpo, con le immagini che potranno poi servire agli inquirenti per risalire agli autori del raid. Una procedura che sarà presto superata in città dove, a breve, le centrali operative di questura e carabinieri potranno visionare in diretta quanto le telecamere degli esercizi commerciali «sotto attacco» stanno riprendendo. Con inevitabili e immediati vantaggi dal punto di vista dell’indagine e dell’intervento da parte delle volanti sul posto. Non solo: essendo il colpo visto in diretta da un ufficiale di polizia giudiziaria, potrebbe far scattare la flagranza nell’eventuale arresto del malvivente. Il tutto con costi piuttosto contenuti per i commercianti: meno di 30 euro al mese.

La novità procedurale rientra nel «Progetto Securshop» ed è emersa durante l’ultima riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Tiziana Costantino. Presenti, oltre ai referenti delle forze dell’ordine (carabinieri, questura e Guardia di finanza), i rappresentanti dei commercianti della città, vale a dire Confesercenti, Confcommercio, Ascom e Federazione italiana tabaccai. Forze dell’ordine e commercianti si sono lasciati appunto con l’impegno di stipulare nuovi protocolli d’intesa su un tema come la sicurezza, di grande attualità in città dopo (ma non solo) la recente ed ennesima spaccata subita dalla gioielleria Curnis.

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