Smog ancora sopra la soglia
Da oggi niente stufe a legna

Qualche piccolo segnale positivo dai dati delle centraline dell’Arpa, ma la situazione resta critica.

Il valore delle polveri sottili in via Garibaldi a Bergamo è di 72 microgrammi per metro cubo: non sono disponibili quelli di via Meucci. A Dalmine siamo ad 83, 82 a Filago-centro, 75 a Lallio, 61 a Calusco. Non disponibili nemmeno Osio Sotto e Treviglio. Valori in calo, ma comunque superiori alle soglie quelli registrati domenica 31, ultimo giorno di un mese di gennaio da dimenticare sul versante dell’inquinamento. Basti pensare che i livelli di Pm10 hanno superato i limiti di legge ogni giorno dal 20 gennaio e con un picco registrato a fine mese. Quasi tre volte il limite di legge di 50 microgrammi per metro cubi. Sabato un altro giorno da dimenticare: pm10 a 170 milligrammi per metro cubo in via Garibaldi a Bergamo, 146 a Dalmine, 138 a Filago, 128 a Lallio e addirittura 264 a Osio Sotto con Treviglio che tocca i 239; 113 a Calusco.

Ricordiamo che da lunedì 1° febbraio sul territorio di Bergamo (inteso come capoluogo) sarà vietato l’utilizzo di apparecchi per il riscaldamento a legna o pellet, qualunque sia la loro tipologia o il loro rendimento (restrizione che non si applica alle abitazioni che non dispongono di altra forma di riscaldamento) e l’accensione di fuochi o bracieri all’aperto. Otre a ciò, si dovrà ridurre la durata di attivazione del riscaldamento a un massimo di dodici ore giornaliere, abbassare da 20 a 19 gradi le temperature degli edifici che dovranno tenere le porte chiuse, con particolare riferimento ai negozi. Sono esclusi dal provvedimento ospedali, cliniche o case di cura, piscine e saune; scuole materne o asili nido; attività industriali e artigianali nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione. Le disposizioni resteranno in vigore fino alla data di revoca dell’ordinanza. Il mancato rispetto delle limitazioni imposte comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa di 100 euro.

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