«Nuovo» stadio, lavori al via nel 2018
Progetto da 25 milioni - Ecco come sarà

Base d’asta di 7,8 milioni di euro, in sei mesi l’acquirente dovrà presentare un piano attuativo, altrimenti restituirà un milione e mezzo. Si parte con i lavori il prossimo anno.

Ad aprile sapremo chi sarà il nuovo proprietario dell’Atleti azzurri d’Italia. Il Comune ha ufficialmente messo in vendita lo stadio comunale, presentando il bando di alienazione che sarà discusso il 20 febbraio in Consiglio comunale. Da allora saranno 60 i giorni di tempo a disposizione dei papabili acquirenti, che dovranno fare una proposta partendo dalla base d’asta di 7.826.000 euro. Questa è la cifra minima stabilita da Avalon, società specializzata a cui Palazzo Frizzoni ha affidato la stima del bene. Un tesoretto che il Comune potrebbe già introitare a maggio.

Se i privati si faranno avanti e la vendita andrà a buon fine, si dovrà comunque aspettare circa un anno per vedere l’avvio del cantiere, un’operazione che si aggira intorno ai 25-30milioni di euro. Si parla dunque di un avvio nell’estate 2018, ma non oltre perché i termini fissati da Palazzo Frizzoni nel bando scritto in modo certosino sono chiari. E ci vorranno sei anni per completarlo. L’operatore dovrà anche rispettare il parere dato dalla Sovrintendenza sulla struttura dal valore storico, la cui costruzione iniziò nel 1927 su progetto dell’ingegner Luigi De Beni. Non si potrà metter mano alla tribuna d’onore e per la Creberg resta vincolato solo il fronte su viale Giulio Cesare, mentre la copertura, realizzata negli anni ’80, potrà essere demolita e rifatta completamente. Tra i «vincoli» per il nuovo proprietario, il rispetto degli impegni contrattuali fino a naturale scadenza (20 giugno 2019) con chi è affittuario degli spazi pubblici. Ma anche con chi vive lo stadio, quindi Atalanta e Albino Leffe. Prevista inoltre la possibilità, per il Comune, di accordarsi con il futuro proprietario per un convenzionamento sull’utilizzo del parcheggio della Curva Pisani nei giorni in cui la struttura non è funzionante. Il Comune offre la possibilità di incrementare il volume preesistente di 2 mila metri quadri, mentre saranno realizzati ulteriori 2 mila metri quadri per il «terziario sportivo», una destinazione d’uso appositamente pensata dal Comune di Bergamo, considerando che la vendita di uno stadio è qualcosa di unico nel suo genere.

Soddisfatto Antonio Percassi che ribadisce il suo interesse all’acquisto dello stadio: «Speriamo di aggiudicarcelo ma sappiamo anche che possono esserci potenziali concorrenti» ha commentato il presidente dell’Atalanta. «Abbiamo già studiato un progetto di massima che ci piace molto, ma che va ancora affinato per essere realizzato: quando e se avremo la certezza dello stadio, lavoreremo impiegando ulteriori importanti risorse economiche sul progetto attuativo. Per ora posso solo dire che l’Atalanta sarà presente: se ci sarà l’assegnazione, appena pronti mostreremo il progetto». E specifica le fasi dei lavori: «Impossibile pensare di intervenire sullo stadio già quest’anno, si partirà nell’estate 2018 con la Curva Nord, a seguire nell’estate 2019 la Curva Sud, infine nell’estate 2020 la Tribuna Creberg, quella di viale Giulio Cesare. Il completamento dell’opera dovrebbe avvenire in concomitanza con l’avvio della stagione 2020/2021».

Ma come sogna il «nuovo» stadio di Bergamo Antonio Percassi?

«Un impianto moderno nel centro di una città. Come il Chelsea a Londra, però con possibilità di spazi più ampi rispetto a qui. Noi invece dobbiamo tener conto, ad esempio, del problema traffico: dovremo limitarci a circa 22-23 mila posti, ma vogliamo che sia ugualmente un gioiello

».

© RIPRODUZIONE RISERVATA