Stazione, anche i bus fanno i furbetti
Ed è boom di tassisti abusivi - Foto

La stazione degli autobus di Bergamo non è solo un porto di mare, spesso è anche «porto franco». Tra le decine di veicoli che ogni ora arrivano e partono, ci sono mezzi che, nonostante la stazza, restano nel «sommerso», quanto meno dal punto di vista contributivo.

Bestioni della strada che operano sulle lunghe distanze, lungo tragitti nazionali e internazionali, che una volta giunti a Bergamo «dimenticano», per così dire, di corrispondere il canone di utilizzo della stazione, importo raccolto da Atm Mobilità per coprire i costi di gestione e manutenzione. Un’evasione non è dato sapere se consapevole o meno: «Fenomeno comunque contenuto e monitorato», come evidenzia il direttore generale di Atb Gianni Scarfone. La stazione Autolinee è utilizzata anche da pullman che coprono le medie e lunghe tratte: «Ci sono degli autobus turistici o che effettuano servizi di collegamento nazionale e internazionale – prosegue ancora il direttore generale di Atb - che utilizzano il viale degli arrivi per scaricare i passeggeri o caricarli. Su questi mezzi periodicamente il nostro staff effettua dei controlli specifici».

E la piaga degli abusivi c’è anche tra i tassisti alla stazione. In tanti sanno della presenza degli irregolari. Anche se pizzicarli non è facile. Chiedere alla persona seduta al posto di guida del taxi abusivo cosa faccia lì, vuol dire trovarsi di fronte a risposte volutamente vaghe. Anche se gli si fa soltanto notare che lì la sua auto non potrebbe stare.

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