«Street food» stellato per i ministri
Il menu dei Cerea. Con dolce a sorpresa

Pausa pranzo con «street food» stellato domenica all’ex monastero di Astino per le delegazioni dei Sette Grandi, reduci da due giorni di summit su cibo e alimentazione.

I fratelli Cerea hanno deliziato il palato dei ministri dell’Agricoltura con un menu nel segno della Lombardia orientale, regione europea della gastronomia 2017, usando prodotti rigorosamente «slow food» («buoni, puliti e giusti», come recita lo slogan dell’omonima associazione). In tavola risotto alla milanese con ragù di ossobuco e un trionfo di polenta (con salamella, guanciale al Valcalepio e ragù di baccalà), un’inedita accoppiata pollo-coregone, gli immancabili casoncelli e i paccheri alla Vittorio, con strizzatina d’occhio al sud Italia. Aperitivo nel chiostro e buffet nelle cantine dell’ex monastero.

A fine pasto agli ospiti stranieri è stato consegnato un dono donizettiano, una magnum di Pinot Nero imbottigliato dalla cantina Le Corne e dedicata alla prima opera di Gaetano Donizetti, «Pigmalione». Prima di andarsene i ministri dell’Agricoltura hanno piantato sette alberi con le bandiere dei loro Paesi.

La sera precedente cena di gala, sempre firmata «Da Vittorio», con vista su Città Alta dal roof garden dell’hotel San Marco. E sorpresa finale: il dessert «Esplosione del mondo», che nonostante il titolo minaccioso ha entusiasmato i presenti. «Un dolce in condivisione, ideato pensando a una cucina in grado di migliorare la qualità della vita – racconta Chicco Cerea –. Una palla di meringa che gli ospiti, in coppia, dovevano rompere con un martelletto, scoprendo cinque elementi diversi a rappresentare i cinque continenti». Babà per l’Europa, gelato al caffè per le Americhe, mousse di cioccolato per l’Africa, spuma di yuzu (agrume giapponese) per l’Asia e croccante all’eucalipto per l’Oceania. Il mondo dentro un piatto.

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