Terrorismo, si affina la prevenzione
Il questore: steward come allo stadio

«Non dobbiamo essere preoccupati, dovremo essere occupati. Non ci saranno misure straordinarie, si tratta di affinare un sistema che esiste già, nella prevenzione e nell’applicazione».

Non rivoluzioni, adattamenti. Non stravolgimenti, accorgimenti, dice il questore Girolamo Fabiano. E un modello su tutti: la sicurezza per gli stadi, dentro e fuori dagli impianti. La cosiddetta direttiva anti-terrorismo emanata nei giorni scorsi dal ministro degli Interni Marco Minniti non va vista come una misura straordinaria in un momento straordinario, ma una variazione in corso d’opera, un adeguamento strategico al mutare degli eventi e della percezione del pericolo, assicura il questore. «L’espressione giro di vite non è adeguata. La direttiva del ministro affina un sistema che è già in funzione e che viene applicato per esempio negli stadi e che da tempo è stato esteso anche agli esercizi pubblici e commerciali», spiega Fabiano.

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