«Ti ridiamo il telefono se ci dai 5 euro»
Piazzale Alpini, due finiscono in cella

Sono finiti in manette - uno per furto, l’altro per tentata estorsione - sabato in piazzale Alpini: secondo l’accusa, avrebbero rubato il cellulare a un conoscente disabile e avrebbero preteso 5 euro per restituirgli la scheda telefonica.

Due tunisini sono stati arrestati e gli arresti non sono stati convalidati per mancanza di flagranza, ma per entrambi il giudice Anna Ponsero ha disposto la custodia in carcere.

L’episodio è accaduto alle 18,45 di sabato. Il disabile, italiano, insieme a un’amica è stato avvicinato da A. B. F., 39 anni, alloggiato alla Comunità don Milani di Sorisole, che - secondo l’accusa - gli avrebbe strappato il cellulare di mano, e si sarebbe allontanato. Poco dopo dal disabile si sarebbe presentato H. B. M., 52 anni, pure lui senza fissa dimora e domiciliato alla comunità don Milani, che gli avrebbe chiesto 5 euro per la restituzione della scheda del telefonino. La vittima è riuscita a dare l’allarme con il telefono dell’amica. Anche H. B. M., che poco prima era stato alla caserma dei carabinieri di Villa d’Almé a firmare (è sottoposto all’obbligo di firma perché nel 2016 è stato arrestato per tentata estorsione e lesioni), allora s’è allontanato. In piazzale Alpini sono giunti i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Bergamo, che sono giunti sul posto in pochi minuti, hanno raccolto la descrizione dei due e hanno avviato le ricerche.

Intorno alle 20 è stata la stessa vittima a richiamare i carabinieri, avvertendoli che aveva visto di nuovo uno dei due aggirarsi per piazzale Alpini. Così, i militari sono tornati e hanno bloccato il primo. Mentre lo stavano portando via, il disabile ha avvistato anche il presunto complice e così anche lui è stato bloccato. I due sono stati identificati e poi arrestati.Processo aggiornato a settembre.

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