Ticket sanitari, «false» esenzioni
Raffica di ricorsi: «Cambiate la legge»

La Cgil denuncia: «Norme inique, sanzioni per persone già in difficoltà economiche». Ats: «Controlli non alla cieca. Le norme vanno applicate»

«Funziona come la pesca a strascico: si getta la rete e chi viene preso viene preso. E si tratta quasi sempre di “pesci piccoli”, persone spesso con disagi economici e che si vedono sanzionate per aver ottenuto un’esenzione del ticket per prestazioni sanitarie, esenzioni a cui, per le norme regionali attualmente in vigore, non avevano diritto. Queste norme vanno cambiate, sono assolutamente inique». Orazio Amboni, dipartimento Welfare della Cgil Bergamo non va per il sottile: «Queste norme creano disparità a danno dei più deboli. Chiediamo alla Regione che vengano modificate. E non ce la si può certo prendere con Ats che invia le lettere di avviso per le sanzioni, chiedendo la restituzione del ticket e il versamento dell’ammenda: la norma purtroppo esiste e va applicata. La Regione la cambi». Intanto, sono decine e decine i ricorsi che, ogni giorno, Cgil prepara per assistere gli utenti in questo contenzioso. «E oltre a noi, anche gli altri sindacati. Per non parlare del fatto che l’Ats deve impegnare personale esclusivamente su questo».

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