Treni Bergamo-Brescia: 18 guardie
Raccolta firme per i militari alla stazione

«Tratta sicura» si sposta sulla Bergamo-Brescia. Dopo la sperimentazione - dal 1° al 30 novembre scorsi - sulla linea ferroviaria Bergamo-Milano, via Pioltello, per l’operazione sicurezza sui treni promossa dalla Regione si apre una nuova fase.

Da lunedì 10 aprile 18 vigilantes viaggeranno sulle linee Bergamo-Brescia, Bergamo-Treviglio e Brescia- Milano (quindi compresa la stazione di Romano di Lombardia), in orario continuato, dalla mattina alla sera. «Un ulteriore impegno della Regione, anche se non ha competenza in materia, per affiancare le forze dell’ordine nel garantire a pendolari e viaggiatori condizioni sicure», annuncia l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Sorte, che martedì (partenza alle 11,50 dalla stazione di Bergamo) effettuerà un viaggio con sei sindaci, scortati dalle guardie giurate armate in servizio.

Ci saranno i primi cittadini Cristian Vezzoli di Seriate, Maurizio Dionisi di Albano Sant’Alessandro, Diego Gatti di Montello, Gianluigi Marcassoli di Gorlago, Stefano Locatelli di Chiuduno, Nicoletta Noris di Grumello del Monte. «È un’iniziativa sulla sicurezza senza precedenti», sostiene l’assessore Sorte che ricorda i risultati positivi della precedente sperimentazione, con 15 vigilantes impiegati sulla Bergamo-Milano via Pioltello. «Abbiamo ridotto sensibilmente sia l’evasione sia gli episodi di violenza, con risultati incredibili. Basti ricordare che il primo giorno di servizio sono state fatte scendere dai treni 800 persone trovate senza biglietto; l’ultimo giorno cento. Anche se l’operazione è finita, manteniamo un costante monitoraggio – fa il bilancio Sorte –, come dimostra il recente arresto di un nigeriano che, trovato senza ticket, ha aggredito un controllore». Uno sforzo anche economico da parte della Regione, se si considera che ogni guardia giurata costa 50 mila euro lordi all’anno.

Raccolta firme

E sempre sul fronte della sicurezza, Forza Italia (il partito di Sorte) annuncia per martedì la partenza di una raccolta firme per chiedere al ministro l’invio di militari per presidiare la stazione di Bergamo. «Anche se hanno un potere d’intervento limitato, i militari in stazione sono un presidio importante per far capire che non è un luogo dove tutto è concesso», spiega Sorte che non rinuncia a due affondi politici, quasi da candidato in pectore del centrodestra a Palafrizzoni (visto che la sua possibile discesa in campo alle primarie di coalizione è stata confermata nei giorni scorsi): «Del resto anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha chiesto i militari e li ha già ottenuti. Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, invece, li ha chiesti nove mesi fa e non si sono ancora visti. Per questo, adesso, ci mobiliteremo con una raccolta firme. Da piazzale Marconi a piazzale Alpini, la gente non deve avere paura a passeggiare la sera in queste zone».

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