Troppe ore su Facebook in ufficio?
La Cassazione: sì al licenziamento

Rischia il posto di lavoro il dipendente che durante l’orario di ufficio perde troppo tempo sui social network. La sentenza della Cassazione.

Stretta sui dipendenti che utilizzano Facebook durante l’orario di lavoro. Una sentenza della Cassazione emessa nei giorni scorsi, infatti, ha stabilito che è legittimo il licenziamento disciplinare per giusta causa del lavoratore che «sbircia» con troppa assiduità Facebook, sottraendo ore di lavoro alle attività aziendali e utilizzando per scopi personali il computer o altri dispositivi aziendali.

Ovviamente la situazione va valutata caso per caso, la violazione è ritenuta grave solo quando il datore di lavoro dimostra che il tempo speso su Facebook è elevato e condiziona in modo pesante l’attività lavorativa. A questo scopo l’azienda può controllare – sempre secondo la Cassazione – la cronologia della navigazione su internet e stamparla, senza per questo ledere la privacy del lavoratore, il quale non si può opporre.

Nel caso specifico su cui la Cassazione si è espressa con questa sentenza in ballo c’erano 6 mila accessi a internet in 18 mesi, 4.500 accessi effettuati solo su Facebook: una media circa 16 accessi al giorno su tre ore in media di lavoro.

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