Un pezzo della storia di Bergamo
Giù il distributore di via Baschenis

Le cisterne non potranno essere rimosse se non con un intervento di palificazione. Inevitabile l’abbattimento del distributore di benzina di via Baschenis.

Il destino dello storico distributore in via Baschenis, prima pompa di benzina della città, è ormai segnato: dovrà essere abbattuto. A nulla, quindi, sembra essere servito il movimento di opinione di storici, studiosi e artisti, fra cui Trento Longaretti, nato nella primavera del 2015 per evitare la demolizione di un impianto (chiuso da tempo perché non più a norma) che viene considerato un’importante testimonianza storica oltre che un pregevole esempio di architettura razionalista. Proprio per questo motivo la società titolare, la Ernesto Rondini, si era rifiutata in un primo momento di rispettare la richiesta di demolirlo venuta dal Comune che, essendone il proprietario, aveva chiesto di ottenere nuovamente l’area su cui nel 1938 la stazione di servizio era stata edificata.

A questo punto, però, il suo abbattimento sembra inevitabile. Colpa della complessità delle operazioni di bonifica delle cisterne che si trovano sotto la sua superficie e la cui estrazione risulta essere impraticabile senza minare irrimediabilmente la staticità della struttura: «A questa spiacevole conclusione - rivela l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini - sono arrivati sia i tecnici incaricati dal Comune che quelli del proprietario» che è Cesare Radaelli. Il padre, nel 1942, aveva ritirato la società Ernesto Rondini da Ernesto Rondini in persona, sottufficiale della Marina militare, croce di guerra al valor militare, morto in mare silurato durante la Seconda guerra mondiale. La decisione di procedere con l’abbattimento della pompa non è ancora stata formalizzata.

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