«Una vita dedicata ai pazienti»
È morto Gualteroni, il medico di Città Alta

Nel suo studio medico i terroristi uccisero l’appuntato Gurrieri
ma l’obiettivo era lui. L’amico Aldo Ghilardi: l’episodio lo segnò per sempre.

Si è spento ieri mattina nella sua abitazione di Città Alta, dove, per tutta la vita, ha esercitato la sua professione di medico. «Fino a poche settimane fa – ricordano, con affetto, in tanti nel borgo storico – si preoccupava ancora per i suoi pazienti, con la stessa meticolosa lucidità che lo rendeva un professionista veramente all’antica». Piersandro Gualteroni se ne è andato, in punta di piedi, a 92 anni, al termine di un’esistenza dedicata interamente alla professione. Anche, nei difficili anni Settanta, dentro la casa circondariale di via Gleno, dov’era benvoluto da tutti i detenuti perché, come ricorda l’amico Aldo Ghilardi, presidente della Cooperativa di Città Alta che a gennaio gli aveva attribuito un riconoscimento per il lungo impegno profuso, «la sua profonda fede lo rendeva sicuro della possibilità di redenzione per ogni essere umano».

Gualteroni era, testimonia chi lo ha conosciuto, «il prototipo del medico condotto: attento e sensibile al dolore, non solo del corpo ma anche dell’anima, soprattutto nei confronti degli ultimi e delle persone più in difficoltà».Piersandro Gualteroni lascia la moglie e tre figli. I funerali saranno domani alle 14 in Duomo.

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