Università, 182mila euro di premio
su progetti per la salute della persona

L’Università degli Studi di Bergamo ha ricevuto comunicazione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca dell’avvenuto finanziamento del progetto «Contamination Lab Bergamo» per lo sviluppo dell’imprenditorialità universitaria, una piattaforma di collaborazione tra gli studenti, i docenti e gli imprenditori del territorio.

La proposta dell’Università di Bergamo si è classificata tra i primi 7 migliori progetti finanziabili fra i 43 progetti presentati da università del Centro Nord con un finanziamento di quasi 182.000 euro su un totale di 1 milione e 980 mila euro destinato ad Università del Centro Nord. Obiettivo del progetto è la realizzazione di uno spazio fisico e virtuale di contaminazione interdisciplinare tra attori del mondo economico, sociale, della ricerca e della formazione, finalizzato alla creazione di una cultura imprenditoriale attraverso la promozione e lo sviluppo di progetti ad elevato livello di creatività e di innovazione con riferimento alla della salute della persona e della comunità, tema di carattere fortemente multidisciplinare e che vede negli scorsi anni sempre più impegnato l’Ateneo.

Il progetto prevede, in conformità con il meccanismo dei già testati Contamination Lab di altre università italiane, la realizzazione di una piattaforma di collaborazione tra gli studenti, i docenti e gli imprenditori del territorio. Importante in tal senso anche un’attività di ricerca sperimentale che permetterà di esaminare e monitorare gli studenti nel tempo, prima e dopo le suddette attività formative, così da valutarne l’efficacia e possibili ambiti migliorativi.

Il progetto, di durata triennale, beneficia di una rete di partner territoriali composta da: Bergamo Sviluppo, Confindustria Bergamo, UBI Banca, BergamoScienza, Jacobacci & Partners, RES (Research for Enterprise System), UNICA Servizi, Ospedale Papa Giovanni XXIII, IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, I.T.I.S P. Paleocapa e I.S.I.S. Giulio Natta, nonché dei Contamination Lab delle università di Napoli (Federico II) e Catania. Partecipano anche l’Università di Cambridge e Maastricht, già partner dell’Ateneo sul progetto Campus Entrepreneurship, avviato lo scorso dicembre.

«La partecipazione alla rete dei Contamination Lab nazionali – dichiara Remo Morzenti Pellegrini, Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo - rappresenta per noi un risultato di notevole prestigio che valorizza appieno la capacità del nostro Ateneo di sviluppare un tema di indubbia rilevanza per la società, quale è quello della salute e del benessere della persona, attraverso il contributo multidisciplinare di diversi dipartimenti e centri di ricerca e facendo leva sulla capacità creativa e innovativa del nostro bene più prezioso, vale a dire i nostri studenti».

Sergio Cavalieri, Prorettore delegato al Trasferimento tecnologico, innovazione e valorizzazione della ricerca e referente di Ateneo per il progetto Contamination Lab Bergamo commenta: «L’aggiudicazione del finanziamento da parte del MIUR è una conferma importante del valore del percorso di crescita che il nostro Ateneo ha intrapreso sul fronte del trasferimento tecnologico e della promozione dell’imprenditorialità studentesca. E’ anche ulteriore evidenza di come una progettualità condivisa con importanti attori del mondo economico, culturale e sociale del territorio possa portare all’elaborazione di una proposta giudicata innovativa ma al tempo stesso molto concreta»

Tommaso Minola, Direttore del CYFE e Direttore Scientifico del progetto Contamination Lab Bergamo, aggiunge: «L’iniziativa farà leva sull’esperienza pluriennale maturata nei percorsi Start Cup prima e Campus Entrepreneurship poi, in collaborazione con Cambridge e Maastricht, per potenziare la nostra comprensione del fenomeno imprenditoriale e soprattutto il trasferimento di nuove forme e modelli per l’accompagnamento ai nostri studenti. È un’iniziativa che rafforza spazi di collaborazione interdisciplinare e interdipartimentale intorno al tema dell’imprenditorialità. È un progetto che tocca contemporaneamente il fronte della didattica, della ricerca e della terza missione».

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