Università di Bergamo in cattedra
Si trova lavoro e si è pagati meglio

Dati positivi e superiori alla media italiana: l’82% trova lavoro ad un anno dlala laurea magistrale.

I laureati dell’Università di Bergamo trovano lavoro prima dei propri colleghi italiani e sono pagati di più. A confermarlo il rapporto di AlmaLaurea che ogni anno raccoglie ed elabora i dati relativi al profilo dei laureati nelle Università italiane. Alla fine del percorso di studi triennale solo il 44% dei ragazzi sceglie di non proseguire gli studi. Di questi, a un anno dalla laurea, il 78% ha già trovato un’occupazione. Il 36% degli occupati può contare su un lavoro alle dipendenze a tempo indeterminato, mentre il 5% svolge un’attività autonoma; la retribuzione media è pari a 1.032 euro mensili netti.

Se invece si prendono in considerazione i laureati dopo il percorso di laurea magistrale si evidenzia come, sempre a un anno dalla laurea, l’82% degli (ormai ex) studenti è occupato, mentre il tasso di disoccupazione è pari al 10%. Tra coloro che hanno un impiego, il 42% può contare su un contratto a tempo indeterminato, il 5% svolge un’attività autonoma, mentre i restanti hanno un contratto a tempo determinato. La retribuzione media è di 1.212 euro mensili netti. I numeri bergamaschi sono più alti rispetto alla media nazionale dove a un anno dal termine degli studi solo il 71% dei laureati ha trovato un’occupazione, con una retribuzione media di 1.153 euro mensili netti.

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