Usa, Irma e la sua drammatica avanzata
«Barricati in casa affrontiamo l’uragano»

Don Fiorenzo Rossi, sacerdote bergamasco alle Antille francesi, sta vivendo il drammatico passaggio di Irma: «Abbiamo dato ospitalità a una trentina di famiglie». Ma da mercoledì le comunicazioni sono interrotte

La freddezza della scienza spiega che Irma, l’uragano che in questi giorni sta flagellando i Caraibi e che punta verso la Florida, è uno dei più potenti di sempre. Talmente forte, riflettono gli esperti, che occorrerà coniare una nuova categoria per inquadrarne gli effetti, la pioggia, il vento, il flagello. Eppure c’è chi resiste, sfidando la natura per responsabilità, per senso di dovere, nonostante i rischi. Nelle Antille francesi, zona tra le più colpite dalla furia di Irma, don Fiorenzo Rossi, originario di Fiorano al Serio, sacerdote diocesano di Bergamo Fidei Donum e parroco delle isole di Saint-Barthélemy e Saint-Martin, ha fatto questa scelta: non ha abbandonato l’area, anzi ha spalancato ai bisognosi la porta di una delle «sue» chiese, quella della parrocchia di Gustavia. E se fino a ieri pomeriggio la sua voce era squillante, pur con una vena di preoccupazione, di lì a poco le comunicazioni si sono interrotte, alimentando la dovuta apprensione. «Abbiamo dato ospitalità a una trentina di famiglie: si sono rifugiate qui perché la loro abitazione è già andata distrutta, oppure perché non potevano contare su parenti in zone più tranquille», spiegava il parroco mercoledì 6 settembre al telefono.

I Caraibi, Barbuda, l’avanzata verso Porto Rico e l’isola di Hispaniola, fino alla Florida. La forza di Irma tocca tutto quello spicchio di pianeta, con i suoi danni, le sue paure. L’apprensione per don Fiorenzo c’è: «Ma ce la caveremo con un po’ di preghiere e buona volontà», assicurava prima che le comunicazioni s’interrompessero.

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