Vaccini obbligatori per l’iscrizione all’asilo?
«Meglio responsabilizzare i genitori»

Niente obbligo di vaccinazione per iscrivere i bambini all’asilo in Lombardia. L’assessore regionale al welfare Giulio Gallera boccia il progetto di legge proposto dal Patto civico.

«La Regione ritiene più efficiente, fino a prova contraria, la responsabilizzazione, l’informazione e il coinvolgimento dei genitori per smontare una disinformazione priva di basi scientifiche. Prima di fine legislatura faremo il punto, solo se questo non avrà effetti ragioneremo su modalità diverse» -, ha detto Gallera al termine di un convegno sui vaccini, al Pirellone.

In Lombardia si fanno 3 milioni di vaccini all’anno, di cui 2 milioni e 800 mila riguardano bambini e adolescenti, per un costo per il sistema sanitario lombardo di circa 55 milioni all’anno. E’ il dato emerso dal convegno ’Vaccinazioni in Lombardia, tra scienza e fantascienza’, organizzato a Palazzo Pirelli dalla commissione Sanità del Consiglio regionale della Lombardia, cui hanno partecipato esperti del settore.

«Il calo avuto negli ultimi anni delle vaccinazioni ci deve però fare riflettere -, ha affermato il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, osservando che - la scelta di fare o non fare un vaccino non riguarda solo la sfera della libertà di scelta, e dunque la singola persona, ma coinvolge tutta la comunità per gli effetti sulla prevenzione sulle epidemie che, va ricordato, grazie ai vaccini sono quasi scomparse».

Per il presidente della commissione Sanità, Fabio Rolfi, «in Italia i vaccini sono sicuri e testati, le teorie anti-vaccinali non hanno fondamenti scientifici: il costo nel nostro Paese è di meno di 4 euro pro-capite, quindi non si tratta nemmeno di un grandissimo business». Rolfi ha anche ricordato che i temi della prevenzione e della vaccinazione rientrano nella terza parte della riforma della sanità lombarda, sul tavolo della commissione.

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