Valtesse, avrebbe ucciso anche la madre
Salvata dal vicino: «Molla il coltello»

Un ragazzo solo, disadattato, lucido e feroce nella sua disperazione: è il ritratto che emerge dalla deposizione di Vladislav Turcan, 23 anni, il moldavo accusato di aver ucciso il patrigno Giuseppe Grillo e tentato di ammazzare la madre Natalia lunedì nella loro abitazione di via Mallegori. a Sant’Antonio di Valtesse.

Il giovane, davanti al gip, ha ripetuto la ricostruzione fornita nell’immediatezza ai poliziotti: era intenzionato a uccidere il patrigno e che poi s’è scagliato sulla madre intervenuta per difendere l’uomo. A fare da miccia, stando al racconto dell’arrestato, le continue vessazioni a cui i due lo avrebbero sottoposto.

Alla fine dell’interrogatorio durato una ventina di minuti, il gip ha convalidato l’arresto e ha disposto che il ventitreenne resti in carcere. Al gip Turcan ha raccontato che fino a tre, quattro anni fa veniva spesso percosso dalla madre e da Grillo. Lunedì, dopo che in mattinata aveva litigato con la mamma, ha atteso il rientro in casa del patrigno. Il giovane ha confermato di averlo aggredito sferrandogli un colpo di martello in testa. Grillo s’è girato e Turcan, secondo quanto ha raccontato, dal suo sguardo ha capito che se non l’avesse ucciso, il patrigno avrebbe ucciso lui. Così, l’ha colpito ripetutamente prima con un coltello, poi con un altro. E quando s’è messa di mezzo la madre, il ragazzo s’è accanito contro di lei. Al gip ha raccontato che s’è fermato quando ha sentito la voce di uno dei vicini: «Molla il coltello».

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