Via alla stagione in tono minore
Nuove regole e meno cacciatori - Video

L’apertura della stagione venatoria è avvenuta senza pioggia, contrariamente alle previsioni meteo che avevano preoccupato i cacciatori bergamaschi, ma non al punto da farli rimanere a letto nella mattina di domenica 18 settembre.

E la levataccia senz’acqua si affronta con altro spirito. Pronostico quindi ribaltato, anche se la stagione è apparsa comunque «magra», sia di selvaggia che di cacciatori. Solo nell’Ambito Territoriale Caccia (Atc) della pianura quest’anno sono 200 i tesserini in meno rispetto al totale di circa tremila. Sono soprattutto i «veterani» che per ragioni di salute o d’età rinunciano a rinnovare il permesso.

La stagione 2016 è la prima della nuova gestione di Regione Lombardia a cui è passata la competenza del settore Ittico venatorio della Provincia di Bergamo. E con questo passaggio anche la Polizia provinciale ha dovuto riorganizzarsi. Per la nuova stagione quindi il nuovo calendario regionale che ha previsto delle integrazioni legate alle singole province. L’assessore regionale alla Caccia Gianni Fava conclude: «È iniziata un’epoca nuova per la caccia e per la sua gestione. È iniziato un percorso che non sarà né breve, né scevro da asperità. Contiamo di concluderlo con soddisfazione, se lo percorreremo insieme, a partire da questa prima stagione venatoria».

Altra novità della stagione 2016/2017 riguarda la modalità per segnare i capi abbattuti. «I capannisti erano andati un po’ in agitazione - commenta l’agente Diego Rota -, ma di fatto non cambia molto. E c’è stata anche una rettifica. Perché all’indicazione di segnare sul libretto l’animale subito dopo il suo abbattimento, di fatto è stato aggiunto “raccolto”: infatti i capannisti non escono dal capanno ogni volta che colpiscono un uccello, ma li raccolgono alla fine della giornata».

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