Fiamme nella moschea occupata
Soccorsi e tensione in via Cenisio - Video

Bergamo, nel primo pomeriggio un gruppo di persone ha forzato gli accessi del centro islamico di via Cenisio ed è entrata nel centro islamico. Proteste contro la chiusura del centro e contro l’ordinanza che vieta di pregare all’esterno intralciando il passaggio. Sul posto forze dell’ordine e vigili del fuoco.

Poco dopo le 17 dalle finestre della moschea in via Cenisio occupata da una cinquantina di persone si è visto uscire del fumo. I vigili del fuoco sono intervenuti insieme al 118 e alle forze dell’ordine per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’area. Non risultano persone ferite, tutti gli occupanti sarebbero usciti dalla struttura. Da chiarire le cause. Verso le 18 le persone presenti si sono radunate in strada e hanno iniziato a pregare, la tensione resta molto alta. Verso le 18,30 un membro del direttivo di Saleh è entrato nella moschea e stava per essere aggredito dai rappresentanti della fazione opposta: è dovuta intervenire la polizia per sedare gli animi.

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Tutto è iniziato nel primo pomeriggio. Secondo le prime informazioni, una cinquantina di persone ha forzato gli accessi del centro islamico chiuso ed è entrata senza autorizzazione. Il gruppo, a quanto si è appreso nelle prime fasi del blitz, appartiene al Comitato musulmani Bergamo, uno dei due gruppi della comunità musulmana che sono in attrito da alcuni mesi in seguito alla scissione all’interno del centro islamico Bergamo. La protesta è da un lato contro la chiusura del centro da parte del presidente per lavori di manutenzione e, dall’altro, contro l’ordinanza che vieta (con multe) di intralciare il passaggio all’esterno e che di fatto vieta di pregare in strada.

Sono apparsi dei cartelli proprio con riferimenti all’ordinanza comunale che vieta di intralciare il passaggio lungo la via e che ha creato malumori tra le persone che dopo la chiusura si radunavano per pregare all’esterno: «Signor sindaco, la multa non è da dare ai fedeli che pregano fuori, ma è da dare alla persona che ha chiuso la moschea a discapito dei vicini e dei fedeli, perché non è mai stata resa pubblica la data di apertura della moschea». Sul posto polizia, carabinieri e vigili del fuoco. I pompieri – chiamati dai fedeli barricati nella moschea, che avevano segnalato dei malori – nel primo intervento hanno accertato che tutte le persone all’interno stavano bene.

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