Via libera ai maxi store in città
E in centro il 15% dei negozi è sfitto

Con le nuove regole il Comune apre alle superfici commerciali superiori ai 400 metri quadri. L’obiettivo: Bergamo più attrattiva dal punto di vista commerciale.

Rendere la città più attrattiva dal punto di vista commerciale. Il Comune apre all’insediamento dei più importanti brand che richiedono grandi superfici, sopra i 400 metri quadri, limite fino ad oggi invalicabile. L’indirizzo della Giunta Gori è stato tradotto dai tecnici di Palazzo Frizzoni nella variante numero 10 al Pgt (Piano di governo del territorio), che ieri hanno presentato alle associazioni e agli addetti ai lavori, come previsto dall’iter normativo. Entro maggio, massimo giugno, si approverà la variante, dopodiché si aprirà una finestra temporale per le osservazioni e controdeduzioni. Il documento passerà dal Consiglio comunale a settembre e sarà effettivo a gennaio 2018.

La direzione è chiara: favorire i grandi contenitori nel centro pedonalizzato (in modo che li si possa raggiungere solo a piedi) e disincentivare il loro insediamento in periferia. Le modifiche al Pgt toccano tutti i grandi contenitori del centro rimasti vuoti o che lo diventeranno. Si pensi al Teatro Nuovo e agli Uffici statali in Largo Belotti, la sede di Confindustria in via Camozzi.

Intanto il commercio in centro città continua a fare fatica. I negozi si avvicendano a ritmo incessante, segno che gli affari non girano come dovrebbero e al posto delle boutique tradizionali, ecco che arrivano grandi catene, ristoranti e fast food, gli unici – pare – in grado di sostenere il prezzo degli affitti. Con una novità: è sempre più difficile trovare qualcuno che rilevi un’attività già avviata. Risultato: i costi delle aziende precipitano, i locali restano vuoti e le vie dello shopping sono sempre meno attrattive. Nel distretto urbano del commercio i locali sfitti sono 248 su 1.591, pari al 15,6%.

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