Via San Lazzaro, correva l’anno 1968
Quando il «Triangolo» era una fabbrica

La riconoscete? È via San Lazzaro e siamo nel 1968, ma c’è qualcosa che - per così dire - non torna: sulla sinistra si vede uno stabilimento. In passato, infatti, questa era una zona industriale. L’attuale «Triangolo» arrivò una ventina d’anni dopo.

Storylab ci regala un altro scatto curioso dal passato di Bergamo. Questa immagine tratta dall’Archivio Wells, infatti, ci mostra via San Lazzaro nel 1968. Chi ha abitato in questo quartiere o ci passa spesso, probabilmente, riconosce il tratto di strada che da via Palma il vecchio porta verso la chiesa di San Lazzaro (in fondo a destra) nonostante sia cambiato un dettaglio non da poco: sulla sinistra non c’è ancora il complesso del «Triangolo» che tutti conosciamo oggi, ma un insediamento industriale. Questa zona di Bergamo, infatti, per anni è stata una zona industriale, dove erano in attività la filatura Zopfi e l’Istituto italiano d’arti grafiche.

L’area più grande era quella occupata appunto dalla Zopfi, grosso stabilimento dove hanno lavorato tantissimi bergamaschi e bergamasche. Con il suono della sua sirena la fabbrica regolava i turni degli operai e, indirettamente, scandiva anche le giornate del quartiere (i più anziani se lo ricordano ancora). A fornire l’energia necessaria per far muovere i filatoi della Zopfi (e prima ancora gli ingranaggi del vecchio Mulino Caroli) era la roggia Serio che scorreva e che scorre ancora qui: se passate da via San Lazzaro e girate attorno al Triangolo potrete vederla e, soprattutto, sentirete il rumore dell’acqua che scorre. Verso gli anni Sessanta la filatura cessò la sua attività e, successivamente, fu demolita per fare posto al «Triangolo», complesso residenziale e per uffici che occupa ora un’ampia porzione dell’antico borgo di San Leonardo e che fu costruito tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio del nuovo secolo. Ecco il confronto tra ieri e oggi con lo scatto del nostro Beppe Bedolis.

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