Vigilanza privata di notte in città
Gandi: «Reati in calo a Bergamo»

Con una relazione circostanziata e che ha affrontato il tema a 360°, il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi ha messo in evidenza diversi punti interessanti circa il controllo del territorio e le future strategie per garantire la sicurezza nella città di Bergamo.

«Puntiamo a un’ulteriore integrazione del sistema con altri strumenti normativi (sull’esempio del regolamento in tema di civile convivenza), partecipativi e, quel che più conta, operativi: - spiega Sergio Gandi - dopo avere allungato l’orario di servizio della polizia locale di un’ora la sera (cosa mai fatta prima), provvederemo, grazie ad un apposito stanziamento in bilancio, a convenzionarci con un istituto di vigilanza privata cui affideremo nelle ore notturne - tra le 24 e le 6 - la vigilanza del patrimonio pubblico e dei parchi cittadini, nonché, indirettamente, il monitoraggio del territorio (trattandosi di guardie giurate, sono in grado, oltre che di segnalare gli eventuali fatti di cui siano testimoni, di intervenire in caso di necessità). Ovviamente, sotto il controllo della Polizia Locale e di concerto con Prefettura e Questura. Questa decisione, che confido possa essere strutturale, consente di avere due pattuglie in servizio nelle ore che non possono essere coperte dalla Polizia Locale e consente - unitamente ai servizi serali e notturni frutto dell’allungamento dell’orario di servizio della Polizia Locale - di, diciamo così, “chiudere il cerchio”, dando ai cittadini una copertura integrale della giornata».

Gandi ha inoltre posto l’attenzione sui dati relativi ai reati del 2015: rispetto al 2014 per quanto attiene al numero complessivo dei delitti si registra un calo di oltre il 5%, con cali significativi delle rapine (-16%), dei furti in appartamento (-5,6%), dei furti negli esercizi commerciali (-20%). «Che la strada sia quella giusta lo ha confermato anche il Prefetto Ferrandino durante l’incontro di ieri» ha commentato Gandi.

La vigilanza notturna non è l’unica iniziativa a cui ha fatto riferimento Gandi nella sua relazione: tra le iniziative in programma, due sono pressoché imminenti. «Intendiamo - ha detto Gandi - avviare una collaborazione più stretta con gli altri Enti comunali lombardi: in particolare, nell’ambito della collaborazione già in atto, per espressa volontà del nostro sindaco, con i Comuni della Lombardia Orientale (Brescia, Mantova e Cremona), abbiamo ottenuto che sia Bergamo a coordinare il tavolo specificamente dedicato ai temi della sicurezza, già convocato, qui a Bergamo, per l’1 febbraio. La nostra volontà è quella di favorire lo scambio di buone pratiche e le possibili sinergie, in tema di sicurezza, tra le quattro città. Considerate che Bergamo e Brescia sono già legate, sotto questo profilo, da un protocollo d’intesa sottoscritto proprio nel dicembre scorso.”

Attenzione infine sul tema dell’implementazione del contingente a presidio delle strade cittadine: nei giorni scorsi si è a lungo parlato della possibilità di incrementare il numero di forze dell’ordine in città. Per questo motivo Gandi ha parlato di voler realizzare «un più stretto raccordo con gli altri livelli istituzionali: le scelte fatte dal Governo in queste settimane in materia di sicurezza mi pare diano atto, a partire dalla legge di stabilità, di una svolta. Ci sono risorse, incremento degli organici, azioni volte ad una gestione più efficiente - anche sotto il profilo tecnologico - di uomini e mezzi».

Gandi ha dapprima rimarcato di aver inviato richiesta al Ministero di incremento degli organici delle Forze dell’Ordine nella nostra città e nella nostra Provincia e di assegnazione di un contingente di militari nell’ambito dell’operazione Strade Sicure. Inoltre il vicesindaco ha annunciato che «il viceministro Bubbico sarà a Bergamo il 6 febbraio. Lo abbiamo già incontrato lo scorso settembre per questa specifica ragione: gli consegneremo copia della lettera che abbiamo inoltrato nei giorni scorsi, quando, finito Expo, abbiamo avuto certezza della proroga, contenuta nella legge di stabilità, dell’operazione Strade Sicure. Gli chiederemo di sostenere le nostre richieste in ogni sede».

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