La vedova d’Andrea al Comune:
«Stop a ogni ricordo a Dalmine»

Non è servito a placare gli animi il faccia a faccia tra il sindaco di Dalmine Lorella Alessio e Gabriella Vitali, vedova D’Andrea, che ha deciso: «Stop per cinque anni a ogni ricordo a Dalmine, sarebbe come mettere una toppa».

Non è servito a placare gli animi il faccia a faccia tra il sindaco di Dalmine Lorella Alessio e Gabriella Vitali, vedova D’Andrea.

La decisione della maggioranza Pd durante il Consiglio comunale di bocciare la mozione presentata da Gialuca Iodice di Forza Italia (e dalla Lega Nord) per l’istituzione di un percorso di memoria per ricordare Luigi D’Andrea e Renato Barborini, le due guardie della polizia di Stato vittime di Vallanzasca il 6 febbraio 1977 al casello dell’A4 di Dalmine, ha lasciato i suoi strascichi.

«Ho incontrato il sindaco ieri pomeriggio, insieme al comandante della polizia locale Aniello Amatruda - spiega la signora Vitali - mi sono presentata proprio per il rispetto che ho verso il comandante e della divisa che indossa. Entrambi si sono scusati e si sono detti dispiaciuti di quanto è successo, in particolare il sindaco mi ha spiegato la sua versione, ma io non ritorno sui miei passi: questa amministrazione non deve prendere iniziative a nome di Luigi e Renato, per i prossimi cinque anni i rapporti con Dalmine saranno in stand-by. È meglio così, meglio che non si faccia niente piuttosto che fare qualcosa per mettere una toppa, sarebbe brutto e quei due ragazzi morti non lo meritano».

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