Giovanna che immaginò Dio

Giovanna che immaginò DioUn appuntamento con la storia, e con uno dei suoi enigmi più affascinanti. Dal punto di vista teatrale, una bella scommessa. Sono questi i principali motivi d’interesse - e non è poco - della seconda tappa della rassegna «Altri percorsi» del Teatro Donizetti, domani e martedì all’auditorium di piazza Libertà. In scena un gruppo molto giovane, quasi esordiente. Silvia Frasson e la musicista Alice Rohrwacher, con il contributo ai testi e alla regia di Geppina Sica, presentano Giovanna che immaginò Dio, narrazione sulla vita di Giovanna d’Arco.

Il cartellone, dedicato quest’anno al teatro di narrazione, «rischia» su una formazione giovane, al suo primo spettacolo. È una scelta calcolata, se si pensa che tra i compiti di «Altri percorsi» c’è anche quello (spesso trascurato) di segnalare nuove proposte.

Lo fa con uno spettacolo che affronta uno dei misteri più affascinanti della storia medievale. Giovanna aveva diciassette anni, era una ragazzina, per giunta proveniente dalla campagna (era nata nel 1412 a Domremy) e appartenente ai ceti più poveri: nel momento peggiore per la Francia, durante la guerra dei cent’anni, nel 1429, ottenne un’armata con la quale riuscì a liberare Orléans e il territorio fino a Reims. Lei, donna, giovane e senza cultura, sentiva di essere stata chiamata da Dio a salvare il suo paese e la corona di Francia.

Questo è quanto la storia racconta di Giovanna d’Arco, che nel 1920 fu proclamata santa e (sull’onda patriottica della prima guerra mondiale) patrona di Francia. Aveva visioni e udiva voci. Consentì a Carlo VII di essere incoronato re. Lui non mosse un dito per salvarla quando, l’anno dopo, fu catturata dai Borgognoni a Compiègne e consegnata agli inglesi, che nel 1431 la condannarono al rogo. Le sue vittorie furono effimere, anche per gli intrighi e le bassezze di quella fase di guerra. Ma di tutto quel lungo e miserabile conflitto, il suo è l’unico nome che sia rimasto impresso nella memoria popolare.

Informazioni di servizio

Inizio ore 20.30. Ingresso E. 10,30, ridotto 7,8, Giovanicard 4,1. I biglietti sono disponibili da lunedì al Donizetti (10-12.30/15.30-19) e prima degli spettacoli all’auditorium di piazza Libertà (19.30-20.30). Per informazioni: http://teatro.gaetano-donizetti.com, 035-4160602 (biglietteria) o 035-4160613 (segreteria).

Pier Giorgio Nosari

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