«Dal Mississippi al Piave»
Il chitarrista Khawam con Miles

«I want you». L'americano ha parlato chiaro. Ha voluto il chitarrista bergamasco Giorgio Khawam e il suo trio per affrontare la breve tournée iniziata sabato scorso al festival Blues at night di Manerbio e che li porterà in giro per l'Italia.

«I want you». L'americano ha parlato chiaro. Ha voluto il chitarrista bergamasco Giorgio Khawam e il suo trio per affrontare la breve tournée iniziata sabato scorso al festival Blues at night di Manerbio e che li porterà in giro per l'Italia ma culminerà al Lario jazz festival di Riva San Vitale, a Lugano, in Svizzera: l'11 agosto, nella serata di chiusura della rassegna più importante che per la prima volta organizzano insieme italiani ed elvetici.

L'americano è Arthur Miles, 63 anni, nipote del famoso chitarrista jazz Wes Montgomery. Miles sta conoscendo da tempo una discreta fortuna in Europa. Il cantante nero, venuto da Indianapolis - e già al fianco di Gloria Gaynor, Josè Feliciano, David Ruffin (voce dei Temptations) e non solo - si è fatto un nome nel nostro Paese soprattutto per le collaborazioni con Zucchero (interpreta, ad esempio, pezzi noti come Un diavolo in meSenza una donnaHey manBailae Ahum).

E ha lavorato con Pierangelo Bertoli, Andrea Mingardi, Loredana Bertè, Paolo Conte, Renzo Arbore. Per non dire delle numerose apparizioni in programmi televisivi del sabato sera e della domenica. Nel 2002 ha cantato a Umbria Jazz e ora, dopo aver inciso con la band di Khawam un album dal vivo registrato alla Notte delle chitarre di San Gervasio Bresciano, torna sul palco con il giovane talento bergamasco (egregiamente supportato dal bassista Gianmario Longaretti, dal batterista Maurizio Fogazzi e dal tastierista Roberto Bellan).

Miles si è trovato così bene con Khawam che non ci ha pensato un minuto a ingaggiarlo per il suo tour a suon di blues, soul, rhythm and blues e rock 60/70. Domenica 29 luglio a Musile di Piave (Venezia) saranno loro il piatto forte del Piave blues festival, sottotitolato inequivocabilmente Dal Mississippi al Piave.

Per Khawam si tratta di un'esperienza importante e meritata: ormai è pronto per fare il salto di qualità.

A. Ben.

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