A settembre Bergamo
si tinge di giallo e brividi

Bergamo Film Meeting lancia «A shot in the dark», rassegna di cinema, arte, musica e letteratura dal giallo al thriller.

Prende a prestito il titolo dal secondo episodio della saga della Pantera Rosa, «A Shot in the Dark» la 1ªedizione della manifestazione di Bergamo Film Meteting dedicata al giallo, a cavallo tra il cinema e le altre arti. «Giallo» inteso come contenitore di infiniti sottogeneri e di tutte quelle storie che, fra cadaveri e commissari, indagini e pedinamenti, complotti e macchinazioni, ombre e segreti, hanno per oggetto il vasto campo del crimine e del mistero nelle sue più varie modalità di racconto.

Una rassegna di film, incontri letterari, musica e l’assegnazione del Premio Cavaliere Giallo per la migliore sceneggiatura di un cortometraggio giallo/thriller - quest’ultima prevista durante la serata di sabato 23 settembre - pensati per valorizzare e promuovere il Fondo Georges Simenon, costituito nel 2003 grazie alla donazione del regista e scrittore Gianni Da Campo (1943-2014), uno dei più grandi collezionisti dell’opera dello scrittore belga.

Tra i film in programma, oltre all’esilarante «A Shot in the Dark» (Uno sparo nel buio, 1964) di Blake Edwards, troveranno spazio cult movies e anteprime e non mancheranno i classici in versione restaurata, da sempre segno distintivo delle proposte di Bergamo Film Meeting. Tra questi, «The Long Goodbye» (Il lungo addio, 1973), dall’omonimo romanzo di Raymond Chandler riletto in chiave contemporanea da Robert Altman, e il capolavoro scritto e diretto da Jean-Pierre Melville Le Samouraï (Frank Costello faccia d’angelo, 1967), interpretato da uno stupefacente Alain Delon nel ruolo di un killer spietato e affascinante.

«A Shot in the Dark» si affiancherà al convegno nazionale di studi promosso annualmente dalla FIC - Federazione Italiana Cineforum, Il giallo tra cinema, scrittura e fumetto che venerdì 22 e sabato 23 offrirà numerosi approfondimenti critici sul cinema e la letteratura di genere. Nove i relatori, rappresentanti della critica cinematografica (Emanuela Martini, Anton Giulio Mancino, Roberto Chiesi, Nuccio Lodato, Roberto Manassero) e del mondo accademico (Dick Tomasovic, Matteo Pollone, Giovanni Memola, Giuseppe Previtali) che con i loro interventi spazieranno dal noir alle spy stories, dal poliziesco italiano al giallo mediterraneo, da Arthur Conan Doyle a Georges Simenon, da Graham Greene a Raymond Chandler, da Jean-Claude Izzo a Giancarlo De Cataldo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA