Alessio si lancia da solo. A Stezzano
I Dear Jack? Sono il passato - video

Questo pomeriggio alle 16,30 è a Stezzano allo store Mediaworld del centro «Le Due Torri».

Dimenticati i Dear Jack, archiviata l’esperienza di gruppo, Alessio Bernabei ora balla da solo. È andato all’ultimo Sanremo e poco dopo ha licenziato il suo primo album da solista «Noi siamo infinito», moderno, pop, con i suoni che rispettano quel che gira intorno, anche a livello internazionale. Alessio ha già presentato il disco dal vivo a Milano e Roma, adesso gira per i centri commerciali a firmare copie ai fan. Nel suo album d’esordio Bernabei esplora i suoni che vanno contaminando pop ed elettronica. Lui dice di essersi ispirato a Zayn Malik, il fuoruscito dei One Direction, e al suo album «Mind of mine». Dice anche di aver metabolizzato le influenze del Justin Bieber di «Purpose», facendo tesoro di quel che quell’artista ha messo in campo, soprattutto per quel che riguarda la produzione electro-minimal di certi pezzi. Prendendo per buono tutto quanto racconta il giovane di Tarquinia, va detto che in effetti l’album è un misto di quel che si sente in circolazione, in equilibrio tra electropop e moderno r&b. Bernabei, dopo l’esperienza di «Amici» con i Dear Jack, punta a un pubblico più adulto, senza dimenticarsi quello che lo ha sostenuto quando era in compagnia. Non a caso duetta con Benji&Fede idoli teen del momento.

Fondatore dei Dear Jack, ne è uscito per divergenze anche musicali. «Io vedevo la band più orientata verso il mondo britannico e americano, con riferimento a gruppi come Coldplay e OneRe public – ha spiegato il ragazzo –, mentre gli altri vedevano il gruppo orientato verso lo stile dei Subsonica».

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