BergamoScienza: con gli smart
410 miliardi di email ogni giorno

A ogni paziente la sua cura, a ogni persona il cibo più adatto. Sono alcuni dei risultati attesi da Human Technopole Italy, megaprogetto post Expo per la medicina di precisione, possibile con la profilazione individuale ottenuta dall’analisi dei Big Data sanitari, il flusso continuo di informazioni da ospedali e centri di ricerca.

Progetto al quale partecipa fra gli altri l’Isi, l’Institute for Scientific Interchange di Torino, presieduto dal fisico teorico Mario Rasetti. Per lui il pubblico di BergamoScienza ha colmato anche i palchi del Donizetti e non è stato deluso. Ipotesi ed esperimento o raccolta di dati e poi analisi? Sono le due scuole di pensiero che ora in biologia si fronteggiano, ha spiegato l’oncologo Giovanni Tonon, del San Raffaele, introducendo il relatore. «Due modelli di scienza: i piccoli laboratori e i grandi studi cooperativi. Ma oncologia, genetica, neuroscienze, epidemiologia hanno bisogno di tantissimi dati per progredire. L’analisi quantitativa è tuttavia estranea alla mentalità dei biologi, ma familiare ai fisici, che ci stanno dando una mano».

I Big Data derivano dal flusso continuo di informazioni prodotte in forza delle tecnologie digitali, secondo Rasetti la più grande rivoluzione culturale e sociale dall’invenzione della stampa. La massa di dati disponibile si incrocia con la constatazione che in natura esistono sistemi complessi non analizzabili con il metodo scientifico classico dell’esperimento ripetibile da cui inferire la legge inerente. Con questi sistemi l’informazione non emerge dall’esperimento, ma dall’analisi dei dati. Dati che non mancano.

Ne arrivano da praticamente tutto: quattro miliardi e mezzo di umani sono grandi produttori di dati sociali via smartphone, il telescopio Hubble ha prodotto un catalogo di 5 mila miliardi di miliardi di oggetti astronomici. «Il problema - spiega il fisico - è duplice: come analizzarli per estrarne l’informazione utile da trasformare in conoscenza e poi in saggezza per l’agire? E quali macchine usare per processare tutto questo».

Per l’hardware, sta nascendo la spintronic, la scienza che studia come controllare lo spin, cioè il movimento bidirezionale di rotazione degli elettroni per trasformarlo in una cascata infinita di byte. Quanto ai dati, produciamo ogni giorno con i nostri smart 410 miliardi di email e 700 milioni di foto... in un anno fanno mille miliardi di miliardi di byte. Tutte tracce sociali che lasciamo parlando di noi e che hanno fatto nascere la sociologia computazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA