Bitta canta... con tutta la famiglia - Video
La primogenita Gori-Parodi in scena

Per gli amici è Bitta, per tutti gli altri Benedetta Gori, con un cognome che a Bergamo fa subito drizzare le orecchie, ma che a Bra, dove vive, le permette di fare la sua tranquilla vita di giovane studentessa.

La figlia maggiore del sindaco Giorgio Gori e Cristina Parodi vive infatti in provincia di Cuneo e qui studia Scienze gastronomiche a Pollenzo, facoltà unica nel suo genere, nata da un’idea di Carlo Petrini, papà dello Slow Food. Un ritorno alle origini piemontesi della mamma, un’infarinata di conoscenze che arriva dalla zia chef televisiva, ma soprattutto la voglia di scoprirsi, perché no, in un futuro da imprenditrice nel campo della ristorazione. «Magari a Bergamo, turistica e bellissima – sospira lei -, magari in giro per mondo sostenendo il nostro made in Italy». Ma a 20 anni è ancora presto per decidere cosa fare nella vita, questi sono gli anni per coltivare le passioni, come quella più segreta (ma non troppo) di cantare. E allora, tra l’università e un lavoro pomeridiano da cameriera di un bar di Bra, Benedetta canta nella band di famiglia. Due, tre volte al mese il gruppo si ritrova: c’è il fratello di mamma Cristina, Roberto, che suona la chitarra ed è l’altra voce del gruppo, ci sono i cugini Pietro e Vittorio alla batteria e alla seconda chitarra. Tutto in famiglia, tutto con una gran voglia di fare squadra e stare uniti.

«Ci chiamiamo Peter’s Room e a breve spero si unisca anche mia sorella Angelica che sta imparando a suonare la chitarra». Una passione di famiglia, questa, considerando che la suonano anche mamma (“bene”) e papà (”strimpella soltanto”), e non si sa mai che il gruppo si faccia più numeroso. Nel frattempo Bitta quando può passa da Bergamo e canta con un amico, Francesco Pedrinoni, che la accompagna alla chitarra.

Musica country-rock, poco o niente di italiano se non qualche pezzo di Lorenzo Jovanotti: «Canto per puro divertimento, per stare in famiglia» sorride lei.

Serena, spensierata, niente velleità da star, «solo voglia di cantare come facevo da bambina nella mia cameretta». Senza pensarci troppo, aggiunge, e rivela che qualche lezione di chitarra se l’è presa pure lei: «Ma costano parecchio e sto provando anche da autodidatta». Senza chiedere troppo alla famiglia, più disposta a servire ai tavoli del bar per essere autonoma. Una vita da 20enne senza sbavature, insomma, senza strepitii e chiacchiere. Le urla sono solo quelle del «tifo da stadio di mamma e le sue amiche quando mi vengono a sentire a Bergamo, al Caffè Falconi». E allora i video girano su Facebook ed ecco che si scopre la vena canterina. «Band che seguo con passione? The Lumineers oppure i Mumford & Sons» rivela Bitta, con un ultimo segreto nel cassetto: «Ho anche cantato nel coro dell’Università». Canzoni tipiche piemontesi. E già immaginiamo la grande soddisfazione di mamma Cristina.

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