Coloriamo la città con l’arte
Due murales con Pigmenti

Si è da poco conclusa la prima «Residenza artistica» di Pigmenti che ha avuto come ospite Mattia Lullini, artista di origini bolognesi residente a Goteborg

Rimangono come traccia della «Residenza» il murales collettivo in via Rosolino Pilo (30 metri quadrati circa) e l’opera personale di Lullini in via Codussi (70 metri quadrati circa).

L’esperienza di «Residenza» che da quest’anno Pigmenti porta avanti come modus operandi ha l’obiettivo di superare il concetto di mera commissione d’opera e creare un legame più profondo tra artista e territorio. La base operativa è la serigrafia Tantemani, casa di Pigmenti, all’interno del Patronato di Bergamo dove l’artista ha libertà di lavoro, dove si realizzano le magliette e le serigrafie e dove si prepara il lavoro che verrà fatto in strada.

Con due step principali: un workshop e poi il lavoro in strada, in via Rosolino Pilo a Bergamo, dove Lullini ha prima tracciato sul muro le forme scelte dai partecipanti del lavoro e ognuno inizia a riprodurre il proprio disegno a partire da una mano di fondo, la traccia a matita e il lavoro a pennello. Il terzo giorno i partecipanti sono stati divisi in due gruppi: ogni gruppo ha lavorato per metà giornata al completamento del muro e per l’altra metà ha fatto un laboratorio di introduzione alla serigrafia in cui è stata stampata una maglietta con una grafica creata da Lullini assemblando i disegni prodotti dai partecipanti.

Il risultato è un lavoro di 15 metri eseguito a 26 mani e, terminato il workshop, cambio di location: in via Codussi, sempre a Bergamo dove, il 6, 7 e 8 ottobre Lullini ha realizzato una sua opera personale che si è conclusa con un momento di «varo» dell’opera con aperitivo e dj set direttamente di fronte all’opera dove l’artista ha tracciato le ultime linee live.

Pigmenti nasce all’interno del Patronato San Vincenzo di Bergamo come estensione della serigrafia Tantemani, laboratorio formativo e lavorativo per ragazzi con diverse abilità cognitive e relazionali. Gli obiettivi della serigrafia sono un lavoro artigianale e creativo portato avanti con passione e precisione e poter offrire un impiego, un laboratorio formativo, uno spazio accogliente e stimolante. Il progetto si sviluppa sul modello della «Residenza d’Artista»: Pigmenti invita a Bergamo street artist da tutto il mondo con la volontà di superare il mero rapporto di commissione dell’opera. Quello che si offre all’artista è un breve soggiorno durante il quale potrà entrare in contatto con la città di Bergamo o con contesti specifici come quartieri, strutture o progetti di particolare rilievo; incontrare giovani artisti locali e studenti, tenere un workshop e quindi creare una trasmissione di sapere rispetto alla tecnica che usa e al suo percorso creativo. Inoltre l’artista ha a disposizione la serigrafia per poter sviluppare suoi progetti con il grande vantaggio di seguirne direttamente il processo di stampa. La residenza si conclude con l’intervento di arte pubblica e un evento per costruire socialità e interesse intorno alla realizzazione dell’opera.

L’obiettivo di Pigmenti è quello di promuovere l’arte pubblica a Bergamo attraverso la realizzazione di opere da parte di artisti italiani e stranieri e attraverso la trasmissione di saperi da parte degli artisti ai giovani del territorio. Il progetto ha quindi una duplice valenza di produzione artistica e di formazione. Lo scopo è quello di produrre opere d’arte a disposizione dei cittadini, che si possano incrociare camminando per strada, capaci di suggestionare. Uscire dagli spazi per convenzione dedicati all’arte consente di intercettare un pubblico molto più ampio ed eterogeneo che comprende anche chi abitualmente non frequenta musei e non è abituato alla fruizione artistica. Avvicinare all’arte rendendo l’arte più prossima alla vita quotidiana delle persone all’interno di un’interazione con un contesto familiare come quello urbano.

La parte formativa del progetto che si compone di laboratori e momenti d’incontro e confronto con gli artisti, insieme ad un importante lavoro di comunicazione e informazione (interviste agli artisti, approfondimenti sull’arte pubblica attraverso il blog di Pigmenti e i social network) è fondamentale per rendere la fruizione delle opere, per quanto essa possa essere casuale e spontanea, il più consapevole possibile anche e soprattutto attraverso la partecipazione attiva e diretta e lo sviluppo di competenze.

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