I Radiohead questa sera a Monza
Quel live del 2003 al Lazzaretto...

A luglio di 14 anni fa, quando Bergamo contava ancora qualcosa nel giro della musica, la band di Thom Yorke aprì il suo tour qui.

A Firenze è stato semplicemente un trionfo: in 40 mila al Parco delle Cascine per la prima data del tour. Nella serata di venerdì 16 giugno Thom York e i suoi Radiohead sono invece attesi al parco di Monza. Sono oltre 55mila i biglietti venduti per un concerto che sarà aperto da James Blake e Michael Kiwanuka. L’attesa per la band è altissima, e in molti arriveranno da Bergamo per il concerto. E pensare che nell’estate 2003 i Radiohead avevano aperto il loro tour proprio a Bergamo: in 6.000 avevano riempito il Lazzaretto, quando la nostra città aveva ancora un peso nel giro della musica che conta. Un trionfo datato 14 anni fa: era il 7 luglio, e il concerto venne preceduto dalla minaccia on line di uno squilibrato di farsi saltare in aria durante il live. Misure di sicurezza altissime, controlli infiniti, ma alla fine andò tutto per il meglio. Per Bergamo una serata da ricordare, come possiamo (ri)leggere nell’articolo de L’Eco di Bergamo, firmato da Diego Ancordi.

È andato in scena il grande rock, quello che i seimila si aspettavano. Al termine del concerto il variopinto popolo giunto ad ascoltare i Radiohaed è uscito dal Lazzaretto convinto di aver assistito a un grande spettacolo. Si è ballato parecchio sotto il palco. Ai Radiohead per creare un’atmosfera non è servito granché: è stata sufficiente la voce del diafano Yorke di bianco vestito, le invasive luci che degradavano dall’azzurro al viola, e una scenografia pop minimale fatta di neon cangianti su cui scorreva la scritta FOREVER: si è dimostrata davvero una splendida location quella del Lazzaretto, l’ampio prato stretto tra i suggestivi porticati ha contribuito in maniera perfetta alla straordinarietà dell’avvenimento.

Notevoli le misure di sicurezza adottate dalle forze di polizia, tra le quali anche Jake, un Labrador di otto anni e mezzo, fornito direttamente dall’A.T.F., il Dipartimento di Stato americano antiterrorismo. Le speciali misure di sicurezza sono state volute direttamente dai Radiohead e sono state ritenute dal gruppo soddisfacenti al punto che saranno adottate nella stessa forma in tutte le date del tour europeo. Ma tutto questo non ha pesato negativamente sui presenti, tanto che fin dalle prime ore del pomeriggio i numerosi fan della band si sono mossi tranquillamente per le vie cittadine, visitando la città in attesa di recarsi al Lazzaretto per poi attendere l’apertura dei cancelli per guadagnare i posti migliori.

Il concerto si è alla fine svolto con assoluta regolarità, senza incidenti; solo i controlli all’entrata hanno causato qualche coda, peraltro affrontata tranquillamente dai seimila presenti. E altrettanto tranquillamente sono rimasti ad ascoltare il concerto dall’esterno circa un migliaio di fan senza biglietto. Anche all’interno del Lazzaretto il pomeriggio e la serata sono trascorsi senza nessun problema: i volontari delle ambulanze hanno avuto a che fare solo con qualche piccolo malore e i due bar presenti all’interno hanno venduto circa duemila e cento litri di birra. La band è stata a cena domenica sera da Lio Pellegrini, che ha dovuto approntare per il cantante Thom Yorke un accurato menu vegetariano. Lo stesso Yorke ha chiesto, oltre alla camera d’albergo, una stanza tranquilla dove poter praticare yoga. Una persona di fiducia è invece giunta appositamente dall’Inghilterra per occuparsi dell’allestimento dei camerini, dove per il catering il gruppo ha chiesto stoviglie cinesi e posate d’argento. Bizzarrie da star...

© RIPRODUZIONE RISERVATA