Il tema della migrazione al Donizetti
In scena Lella Costa e Marco Baliani

Human di Marco Baliani e Lella Costa è il titolo che martedì 10 gennaio apre la programmazione di Prosa del 2017 al Teatro Donizetti, restando in cartellone fino a domenica 15 (ore 20,30; spettacolo di domenica 15 ore 15,30), con replica straordinaria prevista per sabato 14 (ore 15,30).

I due noti attori saranno in scena insieme ad altri quattro colleghi - David Marzi, Noemi Medas, Elisa Pistis e Luigi Pusceddu - per raccontare uno dei drammi del nostro tempo: la migrazione. Un racconto filtrato da testimonianze dirette, brandelli di vita vissuta, narrazioni tramandate ed elaborate su fatti contingenti, riflessioni degli stessi autori. Scene e costumi di Antonio Marras. Musiche originali create dal trombettista jazz Paolo Fresu (già Direttore Artistico del festival Bergamo Jazz dal 2009 al 2011) insieme a Gianluca Petrella. Regia di Marco Baliani. Durata 1 ora e 40 minuti senza intervallo.

Giovedì 12 gennaio alle ore 18, alla Sala Riccardi del Teatro Donizetti, è previsto un incontro con il pubblico al quale parteciperanno gli stessi protagonisti dello spettacolo. A seguire, aperitivo a cura di IPSSAR San Pellegrino Terme.

Human è anche al centro di un progetto formativo rivolto agli studenti delle scuole superiori, realizzato in collaborazione con la Cooperativa Ruah di Bergamo: gli studenti coinvolti avranno la possibilità di lavorare sul testo, sulla regia e sulle tematiche sviluppate dallo spettacolo. Human ha come prima fonte di ispirazione l’Eneide, il poema di Virgilio che celebra la nascita dell’impero romano da un popolo di profughi: Marco Baliani è partito dal mito per interrogarsi sul senso profondo del migrare. Poi l’incontro con Lella Costa e la reminiscenza di un altro mito, ancora più folgorante nella sua valenza simbolica: Ero e Leandro, i due amanti che vivevano sulle rive opposte del fiume Ellesponto. Dal tema delle migrazioni e dalla volontà di raccontarne l’“odissea ribaltata” ha preso quindi avvio HUMAN. Nello spettacolo si indaga, quindi, quanto accade in questi anni nella nostra Europa, intesa non solo come entità geografica, ma come sistema “occidentale” di valori e di idee: muri che si alzano, fondamentalismi che avanzano, attentati che sconvolgono le città, profughi che cercano rifugio.

Spiegano gli stessi Marco Baliani e Lella Costa: «Il titolo, la parola Human sbarrata da una linea nera che l’attraversa, lo abbiamo trovato come a significare la presenza dell’umano e al tempo stesso la sua possibile negazione. Umano è il corpo nella sua integrità fisica e psichica, nella sua individualità. Quando questa integrità viene soppressa, o annullata con la violenza, si precipita nel disumano».

Human non è semplice teatro civile: è una spiazzante, conturbante, inquietante esplorazione della soglia fatidica che separa umano e disumano, in forma di oratorio, nel tentativo di innescare un rito di partecipazione sul significato profondo di Umanità. Tutto ciò senza rinunciare all’ironia, e perfino all’umorismo: «perché forse solo il teatro sa toccare nodi conflittuali terribili con la leggerezza del sorriso, la visionarietà delle immagini, la forza della poesia», dicono sempre Marco Baliani e Lella Costa.

Biglietteria e info
tel. 035/4160 601/602/603 da martedì a sabato ore 13-20
Acquisti online su vivaticket.it
Costo dei biglietti da 12€ a 28€, ridotto da 10€ a 22€,

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