Ligabue sospende il suo tour - Video
«Devo operarmi alle corde vocali»

«Mi hanno diagnosticato la malattia professionale di chi canta», dice Luciano Ligabue sui suoi social, annunciando che a causa del polipo intracordale che ha interessato la corda vocale sinistra e che non gli permette di cantare (per cui dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico), il tour ’Made in Italy - Palasport 2017’ viene sospeso e le prossime date vengono posticipate a settembre/ottobre.

Sui social, Ligabue ricorda la testimonianza del 14 marzo, la sera del suo compleanno, quando sul palco del Mediolanum Forum (Assago) di Milano ha ammesso di aver avuto una ricaduta: «Ragazzi, ce la metterò tutta. Portate pazienza per i problemi che ne verranno fuori». «Durante il giorno - scrive oggi - avevo sentito proprio che la voce non usciva. Dopo 3-4 pezzi del concerto ero quasi afono. Così ho avuto bisogno di farmi visitare ovviamente il giorno dopo e mi hanno detto una cosa che avrei preferito non sentirmi dire ma che purtroppo rientra fra quelle che vengono definite le malattie professionali di chi canta cioè ho un polipo, in questo caso intracordale mi dicono, alla corda vocale sinistra. Il che significa una cosa molto semplice: il polipo non ti permette di poter cantare e quindi io adesso non posso cantare. Devo fare un intervento che mi dicono essere abbastanza semplice che però richiede qualche mese di recupero per la piena funzionalità delle corde vocali».

Insomma, morale: ovviamente io vengo da diciassette concerti fantastici in cui ho potuto vedere la gioia, l’entusiasmo, la passione di tutti quanti voi che c’eravate e adesso mi tocca spostare, fermare il tour... In realtà non lo fermiamo perché come vi ho promesso io quest’anno vi vengo a trovare “casa per casa”, ve l’avevo promesso a Monza e lo faremo. Ho la mia agenzia che sta facendo il diavolo a quattro ma vorrà fare sì che questo tour si svolga a settembre e ottobre esattamente negli stessi palazzetti, nelle stesse città dove avete già preso i biglietti e quindi io potrò mantenere questa promessa ma soprattutto potrò continuare a godere di quello di cui ho goduto purtroppo per un breve tempo. Abbiamo fatto in tempo a fare diciassette concerti. Vi ho visti bellissimi, vi ho visti gioiosi, entusiasti, vi ho visti più giovani del solito, cosa che mi ha fatto oltre a un po’ di sorpresa, anche molto piacere. Ecco, io voglio ripartire da quest’idea, ho bisogno di un po’ di mesi per rimettermi in sella ma lo farò. E quindi ci vediamo a settembre per il tour di Made In Italy».

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