Caccia reale a Pokemon virtuali
Il nuovo gioco impazza negli Usa

Riesplode la mania dei Pokemon, i mostri in miniatura creati vent’anni fa da Satoshi Tajiri e diventati un «cult» grazie ai videogiochi della Nintendo.

Ora Pikachu e compagni escono dal salotto di casa e diventano personaggi da acchiappare nel mondo reale in una caccia attraverso lo smartphone e la realtà aumentata, grazie ad una nuova applicazione che già spopola negli Stati Uniti ed è diventata protagonista di diversi casi di cronaca.

A riesumare il fenomeno è la nuova app Pokemon Go che a pochi giorni dal debutto in Usa, Australia e Nuova Zelanda sta facendo registrare numeri da capogiro. Il gioco si basa sulla realtà aumentata e consente di cercare i Pokemon virtuali nell’ambiente reale seguendo indizi che arrivano sullo schermo del telefonino, portando gli utenti a dei veri e propri inseguimenti per strada, al parco, in spiaggia. Insomma fuori casa.

Il boom dell’applicazione è segnalato dalla società SimilarWeb: soltanto negli Usa Pokemon Go in 24 ore dal lancio ha superato l’app per gli incontri Tinder, incalzando anche Twitter, per numero di download su dispositivi Android. E anche il coinvolgimento degli utenti - non solo teenager - impressiona: chi l’ha scaricata ci passa più tempo che su WhatsApp, Instagram, Snapchat e Messenger con una media giornaliera di oltre 43 minuti.

A giudicare dai casi di cronaca che in una settimana hanno visto come protagonisti i nuovi giocatori incalliti, Pokemon Go ha tutte le premesse per diventare un nuovo fenomeno di costume. Nel Wyoming una ragazza di 19 anni si è imbattuta in un cadavere (reale) mentre gironzolava in un parco alla ricerca dei mostriciattoli (virtuali). Nel Missouri la polizia ha sgominato una banda di baby-criminali: avevano iniziato a sfruttare le funzioni di geolocalizzazione dell’app per attirare persone in un determinato luogo e poi derubarle. Nell’Ohio, invece, un ospedale pediatrico ha diramato un avviso per segnalare il fenomeno crescente di ragazzini che tentavano di entrare in aree ad accesso riservato per rincorrere le creature. E non mancano anche i primi incidenti: un giovane di Long Island è caduto dallo skateboard tagliandosi una mano mentre aveva gli occhi incollati al telefonino per capire se ci fossero Pokemon da acciuffare.

La nuova mania non solo ha fatto schizzare le quotazioni in Borsa della Nintendo ma ha anche sovraccaricato i server dello sviluppatore Niantic, tanto da averlo indotto a ritardare il lancio globale dell’applicazione - Europa compresa - che era previsto nei prossimi giorni. Gli utenti italiani dovranno quindi aspettare più del previsto per cimentarsi nella gara.

Nel frattempo c’è però chi si è già immerso nel revival dei Pokemon su altri fronti. La piattaforma di musica in streaming Spotify, ad esempio, ha rivelato che gli ascolti della sigla di Pokemon «Gotta Catch ’Em All» sono aumentati del 362% a livello globale nella settimana di lancio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA