Football Manager 2017
allenare (non) è per tutti

Con i soliti piccoli ma percettibili aggiustamenti e alcune novità interessanti, Football Manager è anche quest’anno la manna dal cielo per tutti gli appassionati di calcio che vogliono sentire l’ebbrezza di sedere sulla panchina (seppur virtuale) di una squadra professionistica. Delude la nuova sezione social network: passiva e poco incisivo sul gameplay

Piattaforma: PC e Mac

Genere: Manageriale

Sviluppatore: Sports Interactive

Produttore: SEGA

Distributore: Koch Media

PEGI: 3

In Italia, il calcio si respira 365 giorni all’anno. È sufficiente fermarsi in un qualunque bar il lunedì mattina per rendersi conto di quanto ognuno di noi si senta un po’ allenatore. Se però, nel mondo reale, la maggior parte degli appassionati possono al massimo ambire ad allenare il “team scapoli” o la squadra di calcetto degli amici, grazie a Football Manager 2017 è possibile sedersi sulla panchina di una squadra professionistica. Se quindi fremete dalla voglia di prendere il posto del Montella, Allegri o Gasperini di turno e allenare la vostra amata squadra del cuore, il nuovo capitolo del manageriale calcistico di Sports Interactive e SEGA fa al caso vostro. Andiamo a scoprire quali sono le novità di quest’anno.

Diverse le migliorie introdotte in questa nuova edizione. In primis, gli sviluppatori hanno lavorato di cesello per rendere ancora più ordinata e veloce la gestione generale della squadra, con tabelle riepilogative all’interno delle quali vengono inseriti tutti gli aspetti di management. Se, infatti, in passato era necessario addentrarsi manualmente nei meandri dell’interfaccia per approfondire certi aspetti della gestione, ora cliccando sulla spunta a fianco del suggerimento di un dei collaboratori è possibile, ad esempio, far visionare un giocatore interessante, rinnovare un contratto, attivare prestiti per giovani promesse, modificare impostazioni tattiche in vista della prossima partita, aggiungere esercizi specifici per un calciatore, ingaggiare nuovi membri dello staff e tanto altro ancora. Come già detto queste tabelle riflettono il punto di vista dello staff, ma nessuno vieta di prendere le proprie decisioni e modellare alla vecchia maniera – e di propria testa – la squadra, senza ascoltare i consigli dei collaboratori (anche se, in realtà, sono proprio pagati per rendere più facile la vita dell’allenatore).

Anche la fase precampionato è diventata più chiara e ordinata grazie a costanti rapporti da parte del direttore sportivo e dell’allenatore in seconda. Quest’ultimo, ad esempio, consegna su richiesta un dettagliato rapporto sui punti di forza e i punti deboli della propria squadra, consigliando di conseguenza quale reparto rinforzare a qualche acquisto per migliorare la rosa. Una volta deciso quale giocatore corteggiare, si notano subito dei piccoli cambiamenti. Superata la fase di acquisto del cartellino, infatti, il procuratore del giocatore potrebbe chiedere all’allenatore di sottoscrivere alcune promesse (può succedere anche in caso di rinnovo contrattuale), ad esempio, far giocare il suo assistito in un determinato ruolo, sfruttare il nuovo club come trampolino di lancio, vincere determinati trofei, rinforzare un determinato reparto e tanto altro. Trovato l’accordo si passa poi a ragionare sulla componente economica, e quindi definire il contratto più tradizionale con compenso annuale, ingaggio e bonus vari.

Potenziata la sezione notizie e il ruolo dei media: ora vengono costantemente indicati acquisti e cessioni avvenuti durante la finestra di calciomercato, mentre – proprio come si legge sui tutti i quotidiani sportivi in estate – tabelle sintetiche mostrano il probabile 11 titolare delle squadre avversarie e i pronostici dei media con le quote dei vari team. Tutte cose già viste, ma ora inserite all’interno di un flusso di informazioni più strutturato, preciso e lineare ma, soprattutto, più comodo da consultare.

Una delle novità più interessanti e maggiormente pubblicizzata è sicuramente l’aggiunta dei social network. Purtroppo l’allenatore non può «twettare» o dire la sua direttamente, ma attraverso una sezione ad hoc è in grado di cogliere lo stato d’animo dei tifosi leggendo i commenti relativi allo stesso mister, ai giocatori, al rinnovo di un contratto oppure ad una trattativa di mercato. Purtroppo il social di FM si è rivelato più di forma che di sostanza, ma siamo sicuri che i ragazzi di Sport Interactive lavoreranno alacremente per renderlo più incisivo sul gameplay e interattivo nelle prossime edizioni, come già accaduto in passato con altre novità.

Introdotto il «match analyst», un collaboratore esperto nell’analisi delle partite che stila un dettagliato resoconto pre-match con punti deboli e minacce del team che si va ad affrontare e un’analisi post gara dove vengono indicati, ad esempio, le zone di campo dove si è concentrata maggiormente la manovra o il migliore e il peggiore in campo. Come ogni anno, anche il motore 3D è stato ulteriormente raffinato: più di 1.500 nuove animazioni realizzate grazie alla tecnica del motion capture, sequenze di ingresso in campo e un’intelligenza artificiale più reattiva e credibile. Il livello grafico è sempre quello basico e grezzo ben lungi dall’offrire uno spettacolo visivo in stile FIFA o PES, ma senza dubbio è sufficiente a convincere i nostalgici della visuale bidimensionale ad abbracciare definitivamente le tre dimensioni.

Oltre alla tradizionale carriera, sono ora disponibili altre tre opzioni per affrontare il manageriale calcistico targato Sports Interactive: la «Carriera online», «Crea una Squadra», che permette di allenare un team esistente modificato (con alcuni limiti), e il «Fantasy Draft», modalità in cui si crea una propria squadra ex novo, partendo da un budget prestabilito, per partecipare a campionati insieme ad altri allenatori online in stile Fantacalcio. Rimosse le sfide (disponibili ancora in FM Touch 2017), una variante della modalità carriera in cui l’allenatore doveva centrare determinati obiettivi, come salvare una squadra dalla retrocessione partendo da metà campionato o far giocare il proprio 11 in un determinato modo.

Con i soliti piccoli ma percettibili aggiustamenti e alcune novità interessanti, Football Manager è anche quest’anno la manna dal cielo per tutti gli appassionati di calcio che vogliono sentire l’ebbrezza di sedere sulla panchina (seppur virtuale) di una squadra professionistica. Davvero ottime le nuove tabelle riepilogative che rendono l’esperienza di gioco più reattiva e veloce, mentre delude la sezione social network, rivelatasi meno significativa e incisiva sul gameplay di quanto avremmo sperato. Football Manger ha anche due «fratelli minori»: Football Manager Touch 2017, versione light del gioco pensata per i tablet (venduta separatamente, a differenza dell’anno scorso) e Football Manager 2017 Mobile, che sarà disponibile per smartphone Android e iPhone a partire dal 17 novembre.

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