Italiani sempre più connessi: 2 su 3
Chat e social la fanno da padrone

Video in crescita, così come gli accessi da mobile. Ma resta la distanza verso gli altri Paesi.

Italiani sempre più su internet e, soprattutto, più connessi grazie a smartphone e tablet, giovani in testa. Le attività preferite? Chat e social, con Facebook e WhatsApp che quasi monopolizzano il tempo trascorso sulle applicazioni, anche se la fruizione dei video è in ascesa. È la fotografia scattata dal rapporto «Internet in Italia - I Trend del 2017» di comScore.

L’indagine evidenzia l’aumento della popolazione online in Italia: a dicembre 2016 due italiani su tre sopra i 18 anni (il 64%) risultavano connessi, dato trainato dagli accessi da dispositivi mobili (+12% rispetto al 2015). Tuttavia il gap rispetto ai mercati più sviluppati, dal punto di vista digitale, è ancora evidente: la penetrazione complessiva di internet è più alta negli Usa (87%), nel Regno Unito (83%) e anche in Francia (79%), Spagna (78%) e Germania (77%). Aumentano in Italia gli utenti che possono definirsi «mobile only», ovvero che si connettono solo da dispositivi mobili: rappresentano un terzo di coloro che si collegano tramite pc desktop e sono principalmente ragazzi.

Il traffico internet via smartphone e tablet, rileva la società di ricerca, è concentrato su determinate tipologie di contenuti e su poche applicazioni. L’attenzione degli internauti nel nostro Paese è catalizzata soprattutto da messaggi e social network, a differenza di quanto accade negli Usa o nel Regno Unito dove da «mobile» si accede principalmente a contenuti di intrattenimento. Anche questo comunque è un trend che nel breve periodo potrebbe essere più forte in Italia, spiegano gli analisti: nel nostro Paese sono 4,4 milioni gli utenti che guardano video quasi ogni giorno da «mobile». La crescita delle visualizzazioni da smartphone in Italia (+15% nel 2016) è seconda solo a quella registrata in Germania (+19%) e conferma il potenziale della fruizione di video online in mobilità.

Quanto alle app, su queste si trascorre oggi circa il 90% del tempo su dispositivi mobili e il 57% del totale del tempo speso in rete. La concorrenza è spietata: 6 minuti ogni 10 vengono trascorsi su Facebook o WhatsApp (la chat che è sempre di proprietà di Mark Zuckerberg). In termini di penetrazione sugli utenti di smartphone, tutte le prime 10 applicazioni appartengono solo a due colossi: Facebook o Google. Infine il rapporto analizza la penetrazione in Italia dei software «adblock», quelli per non visualizzare le inserzioni pubblicitarie mentre si naviga in rete. Il fenomeno nel nostro Paese risulta contenuto: solo i 13% degli utenti che navigano da desktop ne ha installato uno e la penetrazione su smartphone e tablet per gli analisti è marginale.

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