Steep, sport estremi
tra le vette delle Alpi

Totale libertà di movimento, il fascino della montagna, quattro discipline differenti e la possibilità di creare gare ex novo. Premesse molto interessanti, ma qualcosa è andato storto.

Piattaforma: Xbox One, PlayStation 4 e PC

Genere: Sport estremi/Open World

Sviluppatore: Ubisoft Annecy

Produttore/Distributore: Ubisoft

PEGI: 12

Nel vivo dell’annuale stagione sciistica, con l’ormai cronica assenza di neve che fa slittare l’apertura degli impianti, Steep casca proprio a fagiolo. Se non si può andare sulla neve nel mondo reale, almeno quest’anno lo si potrà fare nel mondo virtuale. Steep, infatti, è ambientato fra le vette e i pendii delle Alpi, dove il giocatore può praticare diversi sport estremi invernali. Il tutto si svolge quasi completamente in altura, all’interno di un mondo di gioco totalmente aperto ed esplorabile e che permette di passare da una disciplina all’altra in qualsiasi momento. Premesse molto interessanti ma qualcosa, purtroppo, è andato storto.

In Steep si possono affrontare le impervie discese alpine in quattro modi differenti: sciando, surfando sulla neve con lo snowboard, solcando i cieli con il parapendio, oppure lanciandosi letteralmente nel vuoto con la tuta alare. Quattro soluzioni che il giocatore può adottare in qualsiasi momento e in qualunque zona per spostarsi, scoprire nuove aree e sbloccare gare e sfide. Se tuta alare e parapendio sono sport estremi per definizione, nell’immaginario collettivo snowboard e sci sono visti come sport più «ordinari».

In realtà non è affatto così, e infatti esistono varianti come il Freeride o lo sci ripido che fanno della libertà – e quindi del rischio – la loro ragion d’essere. Ovviamente in Steep non si sale su tavole e sci per affrontare comunissime piste con comodi impianti di risalita, ma per scendere dai severi fianchi delle montagne evitando alberi, rocce, ostacoli e tutto ciò che non è morbida neve.

Le gare presenti in Steep sono numerose, divertenti e, ovviamente, estreme: ci si può lanciare da una mongolfiera con la tuta alare andando a sfiorare alberi e terreno per ottenere più punti possibile, oppure godersi il panorama con il più «tranquillo» parapendio e, ancora, esibirsi in spettacolari freestyle, sempre con snowboard o sci sotto i piedi. A diversificare un po’ il tutto ci pensano alcune prove alternative, come scendere da una vetta famosa raggiungendo dei punti specifici oppure surfare sulla neve per delle riprese televisive. Varianti interessanti più dal punto di vista emozionale che ludico, con dialoghi evocativi sull’amore e il rispetto per la montagna. Parlando dei controlli, Steep è un arcade quasi puro (con una gestione della fisica un po’ approssimativa) e necessita di qualche ora di gioco per essere domato a dovere, soprattutto se si vogliono ottenere punteggi degni di nota, scalare le classifiche e divertirsi a suon di freestyle.

Steep ha anche un’importante anima multiplayer online, non limitata alle sole classifiche online. Sulle Alpi, infatti, si incontrano altri giocatori con i quali è possibile gareggiare o collaborare, ma non solo: durante l’esplorazione si può dar vita a nuove gare personalizzate che possono essere condivise con gli altri rider. Come? Semplicemente convertendo in sfida l’ultimo percorso compiuto, che sia un’adrenalinica discesa in snowboard o un folle lancio con la tuta alare. Senza dubbio una socialità creativa e davvero interessante quella di Steep, ma che viene vanificata dalla penuria di giocatori. Non manca nemmeno la possibilità di registrare e condividere i replay delle performance. Infine gli amanti della personalizzazione avranno pane per i loro denti: salendo sul podio delle gare si ottengono soldi con cui il giocatore può acquistare nuovi gadget, equipaggiamenti, attrezzature e abbigliamenti per il proprio alter ego. Ce ne è davvero per tutti i gusti.

Totale libertà di movimento, il fascino della montagna, quattro discipline differenti e la possibilità di crearne proprie gare ex novo (da condividere online). Un mix apparentemente perfetto, ma deludente alla prova del gamepad. Nonostante le ottime premesse, Steep si rivela un’accozzaglia di gare senza identità, senza un un filo conduttore che sappia raccogliere intelligentemente e coerentemente i tanti contenuti proposti, magari anche attraverso una minima intelaiatura narrativa.

Un errore davvero grossolano: a nostro avviso è inutile puntare su un contesto open world se poi il giocatore non viene stimolato ad esplorarlo; a prescindere dalla presenza o meno del multiplayer. L’idea di base è molto valida e per certi versi innovativa, ma così declinata non ha la forza per andare molto lontano. Probabilmente solo gli appassionati di sport invernali guarderanno Steep con interesse. Un’occasione sprecata.

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