Adozioni in Congo, fine dell’odissea
Hakim abbraccia i genitori dopo 3 anni

C’è anche un bambino di 9 anni adottato nel 2013 da una coppia di Dalmine tra i 18 arrivati venerdì 10 giugno a Roma dal Congo. Si tratta dell’ultimo gruppo di bimbi bloccati dalle autorità congolesi per motivi burocratici, l’odissea delle famiglie italiane è finita.

Lo scorso primo giugno ne erano arrivati altri 41 dopo quelli giunti nei mesi scorsi in diverse tranche. Felicissimi i genitori adottivi. «È finita: è l’ora della festa! Anche gli ultimi bambini che mancavano, in queste ore, stanno finalmente abbracciando i loro genitori! Dopo 989 dal giorno del blocco, a 86 da quando anche l’ultimo dei dossier italiani è stato finalmente sbloccato, oggi è l’ora dell’ incontro tanto atteso anche per gli ultimi 18 bambini che finalmente possono vedere l’Italia e la loro nuova famiglia, la loro nuova casa! Era questo a cui tutti noi aspiravamo, era questo il nostro unico obiettivo!» si legge sul blog del Comitato genitori adottivi Repubblica democratica del Congo.

I 18 bambini, che nei giorni scorsi erano stati trasferiti da Goma a Kinshasa, sono sbarcati a Fiumicino nelle prime ore del mattino e da lì, con un pulmino, trasferiti in una caserma della polizia, a Spinaceto, per le procedure di rito. È durato circa tre anni il blocco delle partenze dei bambini adottati da parte delle autorità congolesi; una decisione presa per sospetti sulle procedure di adozione. Sospetti che però, hanno sempre detto le autorità di Kinshasa, non riguardavano le adozioni degli italiani. Ma anche questi bambini, circa 130, sono stati costretti, insieme a tutti gli altri, a rimanere negli istituti in attesa che la vicenda si chiarisse. Poi, a piccoli gruppi, sono stati autorizzati negli ultimi mesi ad uscire dal Paese.Si è così conclusa anche l’odissea di una coppia di Dalmine, Carla Burini e Davide Schiavon, che a Roma hanno potuto abbracciare Hakim dopo 3 anni di attesa.

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