Finti turisti razziano gli Apple Store
Fermati a Orio prima di tornare a casa

Ormai è una pratica conosciuta dalle forze dell’ordine. Piccoli gruppi di stranieri, quasi sempre incensurati, arrivano in Italia dall’Est Europa, esclusivamente per commettere furti in negozi e centri commerciali.

Arrivano in aereo oppure attraverso i valichi di frontiera, noleggiano un’auto e, muniti di navigatore satellitare, «visitano» i centri commerciali del Nord Italia, arrivando a percorrere anche 2.000 chilometri in meno di tre giorni, trascorsi i quali rimpatriano con la refurtiva.

Ad acciuffare un nuovo gruppo che pratica questa attività sono stati i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Desenzano del Garda. Questo il fatto: quattro lituani hanno «raccolto» da diversi Apple Store, tra Milano e Venezia, una svariata serie di «souvenir», riempiendo due grosse valige da viaggio.

Oltre 60 i prodotti asportati da questi turisti sui generis, tra i quali materiale informatico di ultima generazione, auricolari e cuffie audio di marche prestigiose e perfino un drone: il valore della merce sfiora i 20.000 euro.

Peccato che al check-in dell’aeroporto di Orio al Serio hanno trovato ad attenderli i carabinieri della Radiomobile di Desenzano del Garda, che li hanno fermati proprio mentre si apprestavano a tornarsene a casa a pieno carico. L’operazione ha permesso di recuperare interamente la refurtiva, mentre i quattro «vacanzieri» sono stati identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria. Fondamentale è stata la collaborazione e l’intesa con i carabinieri del Comando Provinciale di Bergamo e con il personale della Polizia aeroportuale di Orio al Serio.

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