«Gli studenti amavano Gianna»
Striscioni per il giorno della pensione

La notizia della morte di Gianna Del Gaudio ha scosso gli abitanti di Seriate, e ancora di più chi la conosceva. Incredule le colleghe dell’insegnante, come pure i compagni di lavoro del marito Antonio – ex capostazione delle Ferrovie dello Stato–, che non si capacitano di quanto accaduto.

Proprio una dipendente di Trenitalia ricorda con commozione Gianna. Maria Restuccia da oltre trent’anni conosce e frequenta la famiglia Tizzani. «Gianna – racconta con la voce rotta dal dolore – l’ho vista la prima volta a dieci anni alla stazione di Seriate, dove mio padre lavorava al fianco di Antonio. Subito mi hanno impressionato il suo sorriso e la sua grande disponibilità verso il prossimo».

«Tutta la famiglia di Gianna – prosegue Maria – è splendida: lei era innamorata di Antonio e ancora oggi si leggeva questo grande amore nei suoi occhi. Faccio davvero fatica a immaginare che lei non sia più qui con noi. Fatti di questo genere, anche quando accadono lontano da noi, lasciano sempre l’amaro in bocca, ma quando riguardano una persona a te vicina il dolore è troppo forte. E con Gianna provo questo: sono sconvolta per quanto accaduto. Sono addolorata per tutta la famiglia, in primis per Antonio e per i figli, tutte persone per bene. Gianna era ben voluta da tutti, anche sul posto di lavoro. Era amata da tutti i suoi studenti perché sapeva coinvolgerli, anche con percorsi creativi, come il corso di teatro studiato apposta per loro».

Gianna del Gaudio aveva insegnato fino al 2015 all’Istituto superiore Rubini di Romano di Lombardia. Era andata in pensione a settembre dell’anno scorso per dedicarsi ancora di più alla famiglia, ma a giugno, alla fine dell’anno scolastico, alcuni alunni avevano voluto salutarla con striscioni, regali e una targa di ringraziamento per il lavoro svolto sui banchi di scuola.

«Mi ricordo quegli striscioni – conclude una collega –; è stata la testimonianza maggiore dell’affetto dei suoi studenti. Gianna era una persona tranquilla, una collega eccezionale, sempre serena e di buon umore. Insegnava italiano e storia e aveva un atteggiamento talmente umano con i ragazzi e i colleghi che certo non passava inosservato. La notizia della sua tragica morte ha sconvolto tutte le insegnanti del Rubini, che quando hanno saputo non potevano credere a ciò che è successo. Siamo profondamente addolorate e ci stringiamo attorno al marito e ai figli».

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