«Ha sottratto soldi ai fallimenti»
Commercialista agli arresti domiciliari

Un’indagine lampo, tutt’ora in corso, nata e decollata nel giro di poche settimane. S. A, 56 anni di Torre Boldone, ragioniere commercialista, si è imbarcato sul primo volo per Bergamo.

È atterrato, si è consegnato alla Guardia di finanza che lo stava attendendo per eseguire la misura di custodia cautelare ai domiciliari ordinata dal gip Ciro Iacomino su richiesta del pm Emanuele Marchisio, titolare dell’inchiesta. Il ragioniere commercialista è accusato di essersi intascato compensi per oltre 430mila euro in due anni, dal novembre 2015 a marzo di quest’anno, in qualità di liquidatore di due aziende soggette a procedura fallimentare, una di Nembro e una di Lallio, che il professionista stava seguendo al pari degli altri casi per i quali era stato nominato dal tribunale, come avviene da parecchi anni. Commissario giudiziale, curatore, liquidatore. Al momento dell’arresto, giovedì scorso, il professionista aveva 14 incarichi, tutti, ovviamente, revocati.

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