I colpi al discount e il bandito travestito
Scoperti dalla rapina di Lallio - Video

Secondo le forze dell’ordine sarebbero i responsabili di tutti i nove colpi avvenuti nella Bergamasca: i carabinieri di Bergamo, in collaborazione con i militari di Curno, sono riusciti a risalire ai presunti autori delle rapine di questi ultimi mesi.

Si tratta di due italiani, entrambi originari di Bergamo: G.G., 55 anni, abita ora a Crema ma è originario di Pedrengo. Noto alle forze dell’ordine, era lui che fisicamente si occupava delle rapine con una vera e propria tecnica collaudata di travestimento. Secondo quanto spiegato dalle forze dell’ordine, G.G. arrivava sul luogo della rapina in motorino in t-shirt e pantaloni corti, come un semplice passante o cliente, e poi si cambiava completamente, scarpe comprese, indossando abiti più lunghi e coprenti, considerando che l’uomo ha anche molti tatuaggi evidenti sulle braccia.

G.G. arrivava in scooter e teneva in testa un casco integrale. Dopo la rapina si ricambiava e ripartiva con lo scooter, usando come base di appoggio il magazzino del presunto complice: si tratta di S.F., titolare di un negozio di animali in città. Proprio nel suo magazzino e retrobottega, i militari avrebbero trovato il casco, la pistola scacciacani, le chiavi dello scooter usato per i colpi e gli indumenti utili per il cambio d’abito del complice. G.G., dopo ogni rapina, ripartiva per Crema, luogo di residenza.

Ad arrivare ai due bergamaschi, il colpo «anomalo» alle Poste di Lallio, l’unico di matrice differente dagli altri. Una rapina che G.G aveva compiuto nel 2008 e che gli era costata due anni di sorveglianza speciale.

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A loro carico ci sarebbero quindi gli otto assalti nei discount della Bergamasca delle ultime settimane e quello delle Poste di Lallio, dove erano stati presi circa 500 euro. Il 4 luglio erano stati rapinati due «Md» in due ore: alle 15 in via Camozzi a Nembro e poi alle 17 in via Buttaro a Bergamo. Il 30 giugno, invece, erano stati puntati l’U2 di Scanzorosciate e il discount «Di più» di Nese (frazione di Alzano Lombardo), in via Meér. Sempre nella stessa giornata c’era stata un’irruzione anche all’Eurospin di Albano Sant’Alessandro in via Tonale e la settimana precedente ancora nell’U2 di Scanzorosciate.

Lo stile è stato quindi sempre lo stesso: un uomo - G.G. -arrivava in motorino fuori dal discount, entrava coperto da casco integrale e con la pistola scacciacani in mano. Il bottino è sempre stato contenuto, tra i 300 e i 1.500 euro, per un totale di circa 8 mila euro.

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