La 17enne avvelenata dall’alcol
Fascicolo contro ignoti per lesioni

La notizia positiva è che la studentessa diciassettenne finita in ospedale in coma etilico, mercoledì notte, dopo essersi sentita male al Setai di Orio al Serio, da venerdì 29 luglio sta meglio.

In mattinata i medici del reparto di Terapia intensiva del policlinico di Ponte San Pietro hanno provveduto a ridurle lentamente la sedazione e a risvegliarla dal coma nel quale era stata indotta. Ora la liceale della Bassa è fuori pericolo, anche se dovrà restare ancora in ospedale per il rischio che ha passato. Nel frattempo il sostituto procuratore Maria Cristina Rota ha pronto un fascicolo d’indagine contro ignoti sul caso: l’ipotesi di reato potrebbe essere formalizzata in queste ore nelle lesioni. I medici hanno parlato di «avvelenamento da alcol», mentre gli esami tossicologici hanno escluso la presenza nel corpo di altre sostanze, come le droghe.

La diciassettenne potrebbe aver fatto schizzare a 3 grammi per litro il suo tasso alcolico bevendo anche «solo uno o due cocktail» - come i suoi amici, presenti alla serata al Setai, hanno riferito ai soccorritori del 118 e ai carabinieri - magari per via di una specifica intolleranza o una sorta di ipersensibilità alle sostanze alcoliche che, stando ai familiari, la giovane non era abituata a bere.

Resta comunque da capire come sia possibile che la studentessa, minorenne, avesse bevuto alcol nel locale, visto che la somministrazione ne è vietata, come ha ribadito anche ieri la proprietà attraverso il suo legale. Tuttavia esistono due fenomeni che consentirebbero ai minorenni di eludere questi divieti. Il primo consiste nel mandare l’amico maggiorenne al bancone del locale a prendere un cocktail alcolico, il secondo nel comprare altrove gli alcolici e consumarli fuori dalla discoteca.

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