Omicidio Seriate: famiglia irreprensibile
Non si è ancora trovata l’arma del delitto

L’eventualità che possa essere stato un ladro sorpreso in casa ad ammazzare in maniera così efferata Gianna Del Gaudio al momento non viene scartata del tutto, ma è indubbiamente ritenuta la meno probabile dagli inquirenti che indagano sul giallo di Seriate.

Se il racconto del marito Antonio Tizzani - per il momento l’unico iscritto nel registro degli indagati - dovesse essere confermato, quell’uomo incappucciato che l’ex capostazione ha raccontato di aver visto scappare poco prima di trovare il corpo della moglie in un lago di sangue, doveva avercela proprio con l’ex insegnante di 63 anni: ma perché l’avrebbe voluta ammazzare in modo così brutale?

Per chiarire meglio i contorni della vicenda, in attesa dell’esito di alcuni accertamenti scientifici disposti dai carabinieri, gli stessi inquirenti hanno passato al setaccio la vita della famiglia Tizzani. Ebbene, il quadro che si sono fatti gli inquirenti è quello di una famiglia irreprensibile, senza alcuna ombra. L’azione di un killer che ha raggiunto la villetta a schiera per uccidere la donna non avrebbe, per ora, alcun movente.

Anche ieri è stata cercata attorno alla villetta, tra le numerose aiuole del quartiere, l’arma del delitto, ma del coltello non c’è traccia. Intanto dovrebbe essere fissata nella mattinata di lunedì 29 agosto dal pm Cocucci anche l’autopsia sulla salma. Dai primi rilievi sulla vittima, Gianna la donna è stata uccisa con un’unica, netta coltellata alla gola.

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